Attualità

Valtellina: carro funebre si perde in mezzo alla neve, l’autista era semi-assiderato

Funerali saltati a causa di un errore commesso dall’autista del carro funebre che, deviando dal percorso, è rimasto bloccato in una strada di montagna, rischiando seriamente la vita. La vicenda è avvenuta nella Valtellina, tuttavia il funerale si sarebbe dovuto svolgere in una chiesa della periferia di Milano, dove i familiari e i conoscenti aspettavano invano l’arrivo della salma, partita da Colico (Provincia di Lecco).

Valtellina: l’errore di percorso e la mancanza di campo

Inizialmente previsto per il primo pomeriggio del 5 gennaio, il funerale era della 56enne milanese deceduta il 2 gennaio precipitando per almeno 40 metri a bordo della sua auto, schiantandosi in un lago. Inevitabile il disagio e la rabbia dei presenti dinanzi al ritardo del carro funebre, tuttavia nessuno poteva sospettare quello che era accaduto; i conoscenti dell’autista 37enne hanno quindi iniziato a contattarlo telefonicamente ma, data l’assenza di risposta, hanno iniziato a temere per lui.

Il 37enne, infatti, era partito regolarmente da Colico, tuttavia, invece di imboccare la superstrada 36 per raggiungere Milano, si è impelagato lungo una strada di montagna, rimanendo bloccato in mezzo alla neve al passo di Dordona, nel comune di Fusine (Provincia di Sondrio). L’autista, quindi, è sceso dal mezzo per cercare aiuto, però la zona in questione (la cui altitudine è intorno ai 2.000 metri) non aveva campo; per questo motivo si è diretto fino al rifugio Dordona, chiuso da novembre, dove sarebbe riuscito a contattare i soccorritori.

Il salvataggio dell’uomo

L’errore commesso dall’uomo, tuttavia, potrebbe essere stato volontario. Lungo il tragitto, infatti, avrebbe cambiato strada per andare a incontrare i suoi genitori nel comune di Piazza Brembana; questi ultimi, non vedendo il figlio, hanno pertanto contattato i Carabinieri di Sondrio e i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Sondrio. Le cause esatte di questa deviazione non sono tuttavia chiare; l’errore, infatti, lo si potrebbe anche imputare al navigatore.

Nel corso del tardo pomeriggio i soccorsi hanno fortunatamente ritrovato il 37enne, il quale era in uno stato di iniziale assideramento; attualmente si trova nell’ospedale di San Giovanni Bianco. Il 6 gennaio, invece, è stata recuperata la salma della 56enne, in attesa del funerale la cui data è ancora da definirsi.

Fonti: Corriere della Sera; ANSA

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Lorenzo Peratoner

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