di Lorenzo Scorsoni
Stando a quanto riportato da Sky News e come ripreso dall’ANSA, nello Stato del Montana, un’infermiera statunitense di 65 anni sarebbe stata sbranata da un orso Grizzly; la circostanza, raccontata in un fascicolo aperto questo luglio, fa riferimento a un fatto accaduto circa un anno fa.
La ricostruzione dell’accaduto
Poco più di un anno fa, la donna avrebbe deciso di partire per un viaggio in bici insieme alla sorella; una volta arrivate in Montana, l’infermiera avrebbe deciso di dormire in un campeggio, mentre la sorella avrebbe optato per una scelta differente. Durante la notte, l’orso si sarebbe avvicinato al campeggio, disturbando la donna e una coppia originaria del Texas, accampata lì accanto.
La 65enne sarebbe riuscita a spaventare l’animale, ricacciandolo nei boschi e dopo l’accaduto, avrebbe nuovamente rifiutato di passare la notte in un albergo. In quei giorni, gli incontri ravvicinati con gli orsi Grizzly della zona erano numerosi per via dei festeggiamenti del 4 luglio.
L’attacco dell’orso e il tragico epilogo
Un’ora più tardi, verso le 4 del mattino, l’enorme orso si sarebbe scagliato contro la tenda della donna, e uno dei campeggiatori vicini avrebbe sparato all’animale con il suo fucile, riuscendo a cacciarlo via. Tuttavia, anche come riportato dai dati dell’autopsia, per la donna non c’è stata speranza; questa aveva subìto gravi traumi al collo e alla spina dorsale, che l’hanno uccisa all’istante. Grazie alle tracce di DNA lasciate dall’orso, l’animale, di oltre 180 chilogrammi, sarebbe poi stato individuato e soppresso dopo tre giorni di ricerche.
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