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USA, il “cloud seeding” è la proposta degli scienziati per fronteggiare il problema della siccità

di Melissa Marocchio

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La siccità negli Stati Uniti comincia a preoccupare gli scienziati che per batterla hanno pensato a cannoni per sparare alle nuvole. Il Bureau of Reclamation, l’ente che si occupa della gestione delle risorse idriche negli Stati Uniti, si è accordato con lo Utah, il Wyoming e il Colorado per “inseminare” le nuvole e aumentare la quantità di pioggia. Il “cloud seeding” verrà finanziato con una sovvenzione di 2,4 milioni di dollari.

“Cloud seeding”: aerei e cannoni per creare più pioggia

Potrebbe sembrare una novità, ma il “cloud seeding” è da decenni la soluzione principale adottata dagli Stati del Colorado e dello Utah nell’Upper Colorado River Basin. Da circa un decennio anche il Wyoming ha iniziato a praticare l’inseminazione delle nuvole. Si tratta di un processo che modifica il clima utilizzando aerei e cannoni a terra per sparare cristalli di ioduro d’argento nelle nuvole. Si attira così l’umidità sulle particelle che cadono sotto forma di neve e pioggia aggiuntive.

In un anno Colorado, Utah e Wyoming spendono singolarmente tra 1 milione e 1,5 milioni di dollari per poter usufruire di cannoni ed aerei utilizzati per il cloud seeding. Anche le autorità statali di Salt Lake City hanno da poco stabilito di ampliare i propri investimenti nei programmi di “cloud seeding”: a partire dal prossimo anno stanzieranno oltre 14 milioni di dollari.

La siccità, un problema per l’intera regione

I bacini idrici del fiume Colorado hanno raggiunto ultimamente i loro minimi storici: questo si rivela un problema importante per l’ecosistema della regione bagnata dal fiume. A dover trovare una soluzione immediata ed efficace sono le città e le industrie dell’Ovest, dato che le aziende in forte espansione che si affidano alla disponibilità idrica del fiume non riescono, a ridurre le forniture per adeguare il loro consumo idrico.

Andrew Rickert, coordinatore del programma di inseminazione delle nuvole per il Colorado Water Conservation Board ha spiegato che: “Questo denaro è benedetto, dobbiamo solo capire come utilizzarlo per massimizzarne i vantaggi”. Il finanziamento di 2,4 milioni di dollari verrà utilizzato per l’aggiornamento dei generatori e l’utilizzo di aerei per inseminare nuvole nelle zone chiave del bacino del fiume Colorado.

I probabili risultati del “cloud seeding”

Secondo diversi studi l’inseminazione operata dalla tecnica del “cloud seeding” permetterebbe un aumento dal 5% al 15% di precipitazioni dalle nubi temporalesche. “Le ricerche degli ultimi dieci anni sembrano aver rimosso ogni dubbio sul fatto che l’inseminazione delle nuvole sia un modo sostenibile ed efficace per aumentare il manto nevoso e le conseguenti risorse idriche”. Questo è quanto ha dichiarato Frank McDonough, scienziato del Desert Research Institute secondo quanto riporta La Stampa.

L’amministrazione Biden vuole evitare il “deadpool“, il punto in cui un bacino non ha più abbastanza acqua per scorrere a valle della sua diga. In questa situazione le turbine della diga non possono funzionare. Inoltre, sempre il governo federale, ha proposto di tagliare uniformemente le assegnazioni idriche, riducendo l’acqua erogata in Arizona, Colorado e Nevada di addirittura un quarto. Tutto l’ovest del Paese rischia di incorrere in gravi danni per via dell’uso eccessivo di acqua, che in 23 anni non è mai diminuito.

Il fiume Colorado è essenziale per le aree che attraversa: fornisce acqua potabile a 40 milioni di americani e a due Stati del Messico. Il fiume, inoltre, irriga oltre 22 mila km quadrati di terreni agricoli. L’elettricità generata dalle dighe sul lago Mead e il lago Powell, sostiene i consumi di milioni di case e aziende. La diminuzione della portata del bacino del fiume causerà una grave catastrofe ambientale se non si prenderanno subito delle contromisure.

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