fbpx Ucraina: processato il primo soldato russo per crimini di guerra
Attualità

Ucraina: processato il primo soldato russo per crimini di guerra

di Enea Bacciocchi

Condividi con chi vuoi

La guerra in Ucraina è ormai da tempo in fase di stallo, con diversi segnali che fanno presagire la possibile fine del conflitto scatenato da Putin lo scorso febbraio. Oggi però, a Kiev, si è tenuto il primo processo per crimini di guerra nei confronti di un soldato russo. Questo è il segnale di una decisa presa di posizione che vedrà, da questo momento, migliaia di soldati che verranno puniti per i crimini commessi in questi ultimi mesi. Il primo soldato ad essere giudicato colpevole è stato Vadim Shishimarin, ragazzo di 21 anni accusato di aver ucciso un civile nella regione di Sumy, a nord dell’Ucraina.

Dalle informazioni riportate da SkyTg24, il giovane soldato è stato rinviato a giudizio; la sentenza definitiva dovrebbe essere pronunciata il 18 maggio.

 

Ucraina

Ucraina (@Shutterstock)

Crimini in Ucraina: ecco cosa rischia il giovane soldato

L’accaduto è stato ricostruito in aula, dove il giovane si è dichiarato colpevole, affermando di aver compreso le accuse a suo carico. Il ragazzo avrebbe ucciso un uomo a colpi di AK-47, eseguendo di fatto gli ordini imposti dai suoi superiori, onde evitare la denuncia.

Secondo le indagini ucraine, il fatto sarebbe accaduto lo scorso 28 febbraio, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra. L’imputato avrebbe sparato a sangue freddo alla testa di un uomo che stava percorrendo la strada in bicicletta, causandone la morte immediata. Non è stata riportata l’identità del defunto: gli unici dettagli forniti sono circa l’età, di 62 anni, e il luogo del decesso, a pochi metri dalla sua abitazione.

Di fatto, Shishimarin è accusato di “violazione delle leggi e dei costumi di guerra”, e ora rischia l’ergastolo. Le indagini sono ancora in corso, con le forze dell’ordine ucraine impegnate a scovare altri responsabili.

Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora.

Potrebbe anche interessarti:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi