di Francesco Ferri
Il capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev ha sostenuto che un deposito di munizioni all’uranio impoverino è stato distrutto da un bombardamento russo in Ucraina. In seguito a questo evento si sarebbe formata una “nube radioattiva” in movimento verso l’Europa. L’Agenzia atomica polacca, come riportato dall’Ansa, ha prontamente smentito l’emergenza, sottolineando come non si stia verificando alcun aumento nei normali livelli di radioattività.
Il bombardamento
A sollevare la questione è stato il capo del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Ha spiegato come un bombardamento russo avrebbe distrutto un deposito di munizioni all’uranio impoverito inviate dall’Occidente. In seguito a ciò si sarebbe formata una pericolosa “nube radioattiva” in rapido movimento verso l’Europa. Inoltre ha sostenuto che in Polonia si sarebbero già verificati innalzamenti nel livello di radiazioni. Attualmente l’unica fonte dell’informazione sarebbe proprio questa dichiarazione russa.
La smentita sulla “nube radioattiva”
La smentita non si è fatta tardare, da parte dell’Agenzia atomica polacca. “Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva” ha scritto in una nota sul suo sito. Ha inoltre spiegato di essere “in costante contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Autorità di regolamentazione nucleare ucraina (Snriu)“ e di aver altresì accesso “al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (Usie)“. Ha poi sottolineato che in seguito alle “informazioni false sul pericolo di radiazioni in Polonia“ l’Agenzia spiega che “la situazione nel Paese è normale“. Anche i picchi radioattivi “osservati negli ultimi giorni in Polonia, ma anche nel resto d’Europa, non sono insoliti” e si “verificano regolarmente” con le piogge.
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