di Enea Bacciocchi

Nasce, Cresce, Ignora oggi vi racconta una storia dal lieto fine, che vede coinvolti due protagonisti: un anziano signore e il suo cane. Igor Pedin, uomo di 61 anni, in compagnia del suo terrier Zhu-Zhu, ha intrapreso il cosiddetto “viaggio della speranza”, per fuggire dall’inferno di Mariupol.

Il racconto che accompagna la coppia in questo viaggio è stato riportato dal The Guardian, che ha specificato i dettagli del percorso lungo 225 km (distanza Roma-Napoli per intendersi). L’obiettivo dei due in primis, era fuggire dalla loro città natale a causa dell’oppressione russa, per poi scappare verso territori meno colpiti.

Il viaggio di Igor e Zhu-Zhu

Ovviamente, il primo pensiero era quello di rendersi invisibili agli occhi del nemico e passare inosservati tra le truppe di Putin. Igor Pedin ha raccontato di aver attraversato luoghi con solo cadaveri e distruzione, mentre i soldati non calcolavano nemmeno la sua presenza. Per fuggire alla frontiera cecena di Nikolske, il protagonista ha dovuto mentire allo sportello: “Ho detto che avevo un’ulcera allo stomaco e dovevo andare a Zaporizhzhia perché avevo pagato per il trattamento. Poi mi hanno fatto spogliare in cerca di tatuaggi, pensavano avessi un fucile con me a causa di un livido sulla schiena”.

Ucraina (@Shutterstock)

A raccontarlo, sembra un viaggio tratto da alcuni romanzi d’avventura, ma è in realtà è ciò che accade a pochi km dall’Italia. Continuando verso l’obiettivo, i due hanno ritrovato le medesime minacce anche nella città di Verzhyna, ma fortunatamente ancora senza conseguenze.

Finalmente, dopo più di due settimane di viaggio, Igor e il suo compagno a quattro zampe sono giunti all’obiettivo. Dopo un ultimo tratto di strada percorso grazie ad un passaggio in macchina, finalmente ecco Zaporizhzhia: la prima città con una bandiera ucraina a sventolare nel cielo.

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