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Ucraina, centinaia di transgender bloccati al confine

di Enea Bacciocchi

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La guerra in Ucraina continua senza freni e molti civili sono costretti ad abbandonare il paese. A causa delle enormi distruzioni e della situazione in atto, gran parte della popolazione ucraina sta cercando rifugio negli stati europei.

Per le donne, lasciare il paese è consentito a tutte le età mentre gli uomini dai 18 ai 60 anni, non possono lasciare l’Ucraina. Chiunque abbia un passaporto con scritto “maschio”, rischia di essere respinto al confine, essendo una possibile nuova recluta dell’esercito.

Centinaia di donne transgender ultimamente hanno tentato di abbandonare l’Ucraina ma purtroppo sono incappate in alcuni problemi. Infatti, il passaporto indicava ancora il loro genere di nascita, maschile, e quindi sono state bloccate al confine.

Bandiera dell’Ucraina (@Shutter Stock)

Ucraina: intolleranze e difficoltà per i transgender

In Ucraina cambiare il genere e il nome sul passaporto richiede un lungo processo, che coinvolge anche diverse valutazioni psichiatriche, inducendo così molte persone che hanno cambiato genere, a non andare fino in fondo alla partica burocratica. Si stima infatti che oltre il 90% dei transgender, non è ancora riuscito a fuggire dal Paese.

Il problema sorge anche perché l’Ucraina è ancora oggi in gran parte intollerante verso molti gruppi sociali, compresa la comunità LGBT. Negli ultimi anni le discriminazioni non sono mancate e continuano ad essere incessanti, provocando diversi problemi nella vita di queste persone.

Riguardo a questi ultimi sviluppi, ha parlato Olena Sevcenko, fondatrice dell’associazione a protezione della comunità LGBTQI in Ucraina: “Le persone transgender hanno enormi difficoltà con la procedura di transizione di genere, la conversione o il cambio di documenti e, naturalmente, con l’opinione pubblica poiché nella maggior parte dei casi è estremamente complicato trovare un lavoro se sei una persona transgender”. 

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Di Enea Bacciocchi

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