di Alessandro Marasco
3. “C’era una volta in America”
Parlando di Robert De Niro è impossibile non citare una delle più grandi opere alle quali abbia preso parte: “C’era una volta in America”. Diretto da Sergio Leone e con le musiche di Ennio Morricone, “C’era una volta in America” è un’opera omnia nella quale sono racchiuse un’incredibile quantità di momenti che elevano il film e l’interpretazione stessa di De Niro a vera e propria opera d’arte.
La storia si basa sul ritorno di un vecchio e stanco gangster nella città di origine. Il protagonista rivede tutti i fantasmi del passato che verranno a bussare alla porta della sua coscienza. Fantasmi che vengono risvegliati dai ricordi che sorgono nel protagonista quando rivede i posti in cui è cresciuto, ormai cambiati dal tempo ma non nella sua mente. Un film poetico in ogni sua inquadratura, in ogni suo scorcio e momento, impreziosito dalla presenza di un Robert De Niro sofferente, esausto, pentito ed incredibilmente nostalgico verso un’epoca ormai finita.
2. “Toro Scatenato”
Ogni autore degno di questo nome utilizza l’arte come valvola di sfogo per esorcizzare le proprie paure, per superare i propri traumi o per parlare semplicemente di sé, risultando in parte autobiografico, come nel caso di “Toro Scatenato”. Pellicola di Martin Scorsese datata 1980 che vede come protagonista il nostro amato Robert De Niro. Un film che narra degli eccessi, delle paure e delle insoddisfazioni di Jake La Motta, storico campione di pugilato passato alla storia per i suoi incredibili incontri e per le sue controverse vicende personali. Infatti, malgrado le apparenze, la pellicola è tutt’altro che biografica, quanto più autobiografica. Scorsese narra di un uomo che affronta il più grande match della sua vita, quello con sé stesso.
Un incontro fatto di abusi, di eccessi, di insicurezze, che il cineasta mette in scena per esorcizzare tutte le sue paure derivanti da uno dei periodi peggiori della sua vita. Ciò che patisce De Niro davanti la macchina da presa è la rappresentazione di ciò che Scorsese ha sofferto dietro quest’ultima, come se il regista avesse visto nella realizzazione di questo film la sua ultima ancora di salvezza. Forse proprio per questo motivo “Toro Scatenato” è uno dei più grandi capolavori della carriera del regista, che dirige una delle più grandi interpretazioni di sempre fornita da Robert De Niro. Interpretazione che gli varrà un Oscar come miglior attore protagonista. Premio che celebrò una prova d’attore viscerale, fisica e profonda, che ha portato l’interprete a compiere cambiamenti fisici nell’arco di un brevissimo lasso di tempo. Un film memorabile.
1. “Taxi Driver”
L’iconografia di Robert De Niro si è affermata con gli anni grazie ad interpretazioni sempre diverse ma tutte fortemente d’impatto. Come abbiamo già visto, tra questi ruoli rientrano: Vito Corleone (Il Padrino- parte II), Jake La Motta (Toro Scatenato), James Conway (Quei bravi ragazzi). Tuttavia, potremmo aggiungere alla lista altri personaggi come Rupert Pupkin (Re per una Notte), Sam Rothstein (Casinò) oppure Max Cady (Cape Fear). Tutti personaggi accomunati dallo stesso iconico volto che assume sembianze sempre diverse a seconda dell’occasione. Ma dove nasce l’icona di Robert De Niro? La risposta è semplice e diretta: “Taxi Driver”. La seconda opera di Martin Scorsese, sbarcata nei cinema nel lontano 1976, aveva tra i suoi più grandi pregi un giovane attore affermatosi per pochi ma grandi ruoli, pronto ad entrare nella storia.
La collaborazione tra i due artisti, De Niro e Scorsese, unita ad una libertà creativa senza eguali ed un’incredibile passione per la settima arte, ha portato alla creazione di un gioiello inestimabile della cinematografia. Una pellicola il cui fulcro è la psiche di un veterano della guerra in Vietnam desideroso di un avvenimento che possa scuotere la sua vita priva di qualsivoglia forma di significato. Un personaggio disturbato che con quel “you talkin to me?” pronunciato davanti allo specchio con una magnum 44 nella fondina è diventato un simbolo. Una metafora cinematografica di follia, solitudine ed esclusione dalla società.
Anche voi siete fan di Robert de Niro? Siete curiosi di rivederlo in “Killers of the Flower Moon”? Sperando che questa top vi sia piaciuta vi invitiamo a tener d’occhio Nasce, Cresce, Streamma per altre news sul mondo del cinema e non solo.
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