di Andrea Antinori

L’ultimo capitolo sul Dio del Tuono di casa Marvel “Thor: Love and Thunder” è arrivato nelle sale il 6 luglio 2022 (qui la nostra recensione). A distanza di giorni però il film continua a far parlare di se, anche se non nel modo nel quale dovremmo sentirne parlare. Infatti la One Million Moms, un’associazione composta da madri conservatrici e cristiane, vuole boicottare il film per via della presenza di alcune scene LGBTQ+. Di seguito i dettagli.

Attenzione, il seguente articolo potrebbe contenere spoiler sul film “Thor: Love and Thunder”

Il Dio del Tuono e la comunità LGBTQ+

Lo scopo della One Million Moms è quello di proteggere i giovani da potenziali influenze negative da parte dei prodotti di intrattenimento. In particolare i motivi che hanno spinto ad andare contro Thor sono il personaggio di Valchiria, essendo bisessuale, e la storia dei genitori di Korg, essendo due maschi. Di seguito le parole direttamente dal sito ufficiale dell’organizzazione:

One Million Moms ha bisogno del tuo aiuto per assicurarsi che quante più persone possibile siano consapevoli che i Marvel Studios stanno spingendo lo stile di vita LGBTQ nel loro nuovo film di supereroi. I genitori dovrebbero anche sapere che a distribuire “Thor: Love and Thunder” è la Walt Disney Studios Motion Pictures.

Classificato PG-13, Thor: Love and Thunder include molte allusioni LGBTQ e un’abbondanza di eufemismi, ma alcune scene non sono affatto minimizzate. Il personaggio alieno di nome Korg menziona di avere due padri e di avere rapporti sessuali con un altro membro della sua specie. La dea bisessuale, Re Valchiria, bacia la mano di un’altra donna per mostrare interesse. Un ragazzo Asgardiano insiste per usare un nome neutrale rispetto al genere. E la tensione romantica gay tra Thor e Star-Lord è evidente, ma viene interpretata come una gag.

Queste le motivazioni secondo la One Million Moms per il quale l’ultimo film dei Marvel Studios debba essere boicottato. L’associazione però non ha preso di mira solamente il Dio del Tuono. Infatti di recente anche “Lightyear” ha ricevuto lo stesso trattamento per via delle stesse motivazioni.

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