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The Witcher, stagione 3: la recensione del secondo volume – Un addio amaro

di Andrea Antinori

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La terza stagione dell’attesa serie NetflixThe Witcher” è arrivata divisa in due volumi. Il primo disponibile a partire dal 29 Giugno, il secondo è arrivato il 27 Luglio. Nel cast troviamo Henry Cavill nel ruolo del protagonista Geralt di Rivia; Anya Chalotra come Yennefer di Vengerberg; Freya Allan come Ciri; Joey Batey nel ruolo di Jaskier/Ranuncolo. Senza perderci in troppe chiacchere, ecco a voi la recensione di questa seconda parte di The Witcher stagione 3.

The Witcher: Un finale di stagione poco bilanciato

Questa seconda parte della terza stagione è composta da “solamente” 3 episodi. Ovviamente si riprende esattamente da dove la prima parte ci ha lasciato, con la guerra ad Aretuza che si avvicina minacciosamente. Un complotto è stato rivelato, vari schieramenti sono pronti a eliminarsi a vicenda. Tutti quanti con lo stesso scopo, portare Cirilla di Cintra, la principessa dal sangue ancestrale, dalla loro parte. D’altro canto Geralt e Yennefer non lasceranno in alcun modo che Ciri venga presa, e faranno di tutto pur di proteggerla, rischiando anche le loro vite per quella che è diventata loro figlia.

In questi 3 episodi la vicenda si evolve molto rapidamente, avendo un tono diverso per ognuna delle puntate. Il sesto episodio è completamente incentrato sulla guerra ad Aretuza, che viene accompagnata da dei combattimenti ben coreografati ed una CGI accettabile che, come nella prima parte, rimane al di sopra della media dei prodotti Netflix. Il settimo invece è quasi completamente incentrato sul personaggio di Ciri, utilizzando però uno stile narrativo che spezza completamente il ritmo e che annoia già dopo un quarto d’ora (e questa sequenza dura per quasi tutta la puntata di 52 minuti, senza un minimo stacco). L’episodio finale invece ha dei tempi più tranquilli rispetto all’inizio, ma comunque molto più bilanciati “dell’approfondimento” su Ciri. Tutto sommato quasi 3 ore di serie sopportabili se li si guarda da soli, meno se volete recuperarvi la serie tutta d’un fiato.

 

The Witcher

Un addio che non sa come tale

Purtroppo sapevamo già che questa sarebbe stata la stagione finale per il Witcher di Henry Cavill. E forse proprio l’essere a conoscenza di tale notizia che rende più difficile apprezzare il finale di questo terzo blocco di episodi. Difatti la conclusione in se è anche sensata e ben strutturata. Semplicemente vedere il Geralt di Rivia che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare nel corso di ben 24 episodi andarsene normalmente, senza un addio emozionante, rende lo spettatore affezionato forse un po’ deluso. Ma quello che più fa storcere il naso è il fatto che, a differenza di quanto anticipato qualche settimana fa. non è stato introdotto nessun tipo di filone narrativo che potrebbe andare a spiegare un possibile cambio di volto, ma semplicemente nella prossima stagione ci ritroveremo con un Geralt dalle sembianze sconosciute.

Se consideriamo poi che il punto a favore maggiore della serie era proprio Henry Cavill, la situazione non va dicerto a migliorare. Inizialmente fu una scelta di casting criticata, ma non appena il primo episodio arrivò in streaming, l’attore britannico mostrò di sapere come far cessare ogni tipo di critica. Il suo Witcher ricordava esattamente quello dei libri e dei videogiochi che i fan erano abituati a conoscere. Una nuova visione del personaggio che riusciva però a ricordarne pienamente l’essenza. Questo magari anche grazie alla passione di Cavill per il fantasy e i videogiochi. Fatto sta che dalla quarta stagione (al momento confermata) dovremmo abituarci ad una trasposizione diversa, che però speriamo riesca a fare giustizia al suo predecessore.

 

The Witcher

Il comparto tecnico di The Witcher

In questi ultimi episodi (ma anche nel resto della serie) il comparto tecnico ha saputo come difendersi. Degli effetti speciali che non sono il top di gamma (che ultimamente nel reparto serie questa è una variabile difficile da trovare), ma comunque accettabili. Una regia che non urla originalità ma che riesce comunque a non essere troppo anonima, idem per la fotografia. Quello che ne risente è il montaggio, spesso confusionario e che fa perdere molto facilmente lo spettatore negli innumerevoli salti temporali poco spiegati.

La sceneggiatura invece riesce a stare in piedi. La storia impone le sue regole e le rispetta, anche a discapito dei personaggi protagonisti. Il complotto che fa da base al colpo di scena principale è ben scritto e non banale. Apprezzata anche la scelta di non mettere dei veri e propri eroi, ma ognuno dei personaggi lavora secondo i propri scopi, pagandone anche le conseguenze. Infine un plauso va alle scene di combattimento, dato che, insieme a Geralt, sono l’aspetto meglio riuscito della serie. Ben coreografate, comprensibili e anche molto sanguinose. Non è raro vedere sangue schizzare per aria o addirittura persone che esplodono. Ed infatti quando manca l’azione la serie ne risente, considerato che in questo finale manca anche la componente politica che ha caratterizzato i primi episodi.

 

The Witcher

The Witcher, stagione 3 – parte 2: considerazioni finali

Parte finale della terza stagione che tutto sommato convince, trascinandosi però non pochi difetti. In particolare il penultimo episodio che spezza troppo il ritmo della serie fino a risultare addirittura noioso. Seconda parte che però riesce a divertire con le sue scene d’azione ed una trama che inizia ad intricarsi, con varie fazioni che si uniscono ed altre che si sciolgono. Effetti speciali accettabili, una sceneggiatura solida ed un’ottima interpretazione da parte di Henry Cavill riescono poi a sopperire in parte ad un montaggio non chiarissimo ed un ritmo incostante. Un finale amaro poi per i fan di questo Geralt, che ci lascia nel modo più doloroso di tutti, anonimamente.

Pro

  • Il Witcher di Henry Cavill;
  • Le scene d’azione;
  • Una sceneggiatura solida (probabilmente non per gli amanti della saga letteraria).

Contro

  • Un montaggio confusionario;
  • Il settimo episodio che risulta noioso;
  • Un finale “anonimo” per il Witcher di Henry Cavill.

Vi invitiamo a recuperare anche la recensione del primo volume. Voi che ne pensate? Avete visto la serie? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

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