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The Last Duel, la recensione: un dramma medievale attuale

di Gabriele Di Nuovo

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Al cinema dal 14 ottobre, “The Last Duel” è il nuovo film diretto da Ridley Scott. Nel cast troviamo Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer e Ben Affleck.

Adattamento cinematografico del libro intitolato “The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France” scritto dall’autore americano Eric Jager, “The Last Duel” vede Ridley Scott raccontare l’ultimo duello giudiziario avvenuto in Francia tra Jean De Carrouges e Jacques Le Gris. Attraverso questo evento, il regista tratta un tema molto attuale e lo fa nel modo giusto attraverso la realtà storica che racconta.

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L’ultimo duello e una verità da scoprire

Francia 1386. Jean De Carrouges (Matt Damon) affronta in un duello giudiziario Jacques Le Gris (Adam Driver). Il motivo della disputa risiede nell’accusa di stupro rivolta a Le Gris da parte della moglie di De Carrouges, Marguerite (Jodie Comer). Presentando le versioni del racconto dei tre protagonisti attraverso una divisione in capitoli, “The Last Duel” mette in evidenza il potere maschile all’interno della società francese medievale e di come una donna si sia ribellata a questo sistema raccontando semplicemente la verità.

Tre protagonisti e tre capitoli. Questa è la divisione che viene fatta nella sceneggiatura scritta da Matt Damon, Ben Affleck e Nicole Holofcener per poter raccontare la storia nel migliore dei modi. Attraverso il punto di vista di De Carrouges, Le Gris e di Marguerite, lo spettatore scoprirà la verità che ha portato al duello. Unica pecca di questa struttura è la ripetizione di alcune sequenze che non aggiungono nulla al racconto e ai suoi protagonisti. Questo porta ad un inutile aumento del minutaggio dell’intera pellicola, rallentando così il ritmo narrativo.

Dei protagonisti molto diversi tra loro

Il trio protagonista di “The Last Duel” porta su schermo personaggi molto diversi, ma con qualche elemento in comune. Il Jean interpretato da Matt Damon, è un uomo duro e fedele alla corona e a Dio. Grande guerriero, che nonostante tutto non viene apprezzato e rispettato dai suoi pari tranne da Jacques Le Gris, salvato in passato durante una battaglia. Prima amico, poi rivale e infine nemico per il suo onore, il personaggio interpretato da Adam Driver in apparenza è un uomo differente rispetto a De Carrouges. Colto, carismatico e abile con le donne, Le Gris è l’altra faccia della medaglia rispetto al suo compagno di battaglie. Ma nonostante questo, Le Gris come De Carrouges vuole solo una cosa: il potere

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Se da una parte abbiamo due uomini che vogliono il potere e mantenere alto il loro nome, dall’altra vediamo una donna che cerca il suo posto in un mondo che non è suo. Marguerite De Carrouges interpretata da Jodie Comer è il personaggio chiave di “The Last Duel”. Gli eventi che porteranno al duello passano da lei e dalla sua posizione all’interno della società. Nonostante Marguerite sia una donna intelligente, per la società era semplicemente la moglie di uno scudiero e che per divergenze passate tra suo marito e Le Gris, ha inventato uno stupro. Ed è proprio questo elemento che rende la pellicola più attuale che mai.

Una tematica attuale e una regia impeccabile

Come può un film ambientato nel ‘300 essere attuale? Nel caso di “The Last Duel” la risposta è nella sua protagonista. Attraverso la grandissima perfomance di Jodie Comer, lo spettatore comprende al meglio la condizione della donna sottomessa all’uomo nel medioevo. Ed è proprio mostrando questa situazione possiamo notare dei parallelismi con l’attualità. La mascolinità tossica presente in quel periodo purtroppo non è svanita con il passare dei secoli. L’uomo che vuole ottenere tutto, compreso una donna non sua, è un concetto che purtroppo resiste ancora oggi e spesso sfocia in casi violenti.

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Ma la pellicola tocca anche il tema della credibilità di una donna. Marguerite racconta la verità e per avere ragione, ha bisogno di un duello all’ultimo sangue dove il popolo crede che sia Dio a decidere chi è colpevole o meno. Anche in questo caso, ma in un contesto attuale e differente da quello presentato in “The Last Duel”, non vediamo nel mondo di oggi un grande cambiamento. Come Marguerite, anche le donne di oggi, nonostante i maggiori diritti, devono combattere per dire la loro in un mondo maschile, soprattutto in alcune zone del mondo. Ed è è proprio qui la vera forza della pellicola. Far riflettere sul presente attraverso il passato.

Oltre Jodie Comer, il resto del cast regala una ‘ottima perfomance che rende credibili su schermo i protagonisti della pellicola. Ma il merito non va solo agli attori e al solido script, ma anche a Ridley Scott. Con una regia di alto livello, il regista britannico regala delle sequenze di combattimento spettacolari, nonostante siano brevi, tranne “l’ultimo duello”, e una ricostruzione storica impeccabile.

Considerazioni finali

“The Last Duel” è un dramma storico con una sceneggiatura solida, una regia di qualità e un cast fenomenale. Attraverso gli eventi reali avvenuti a Parigi nel 1386, Ridley Scott racconta un evento storico poco conosciuto e attraverso questo tratta un tema attuale come la condizione della donna nel mondo. La pellicola mostra come la storia è importante per vivere nel presente e costruire un futuro migliore.

Pro

  • La regia di Ridley Scott;
  • L’intero cast, su tutti i tre attori protagonisti;
  • La sceneggiatura che tratta un tema attuale.

Contro

  • Alcune sequenze vengono mostrate più volte, aumentando inutilmente la durata della pellicola.

Per altre recensioni di film e serie TV, continuate a seguire NCS.

di Gabriele Di Nuovo

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