In un’intervista per Vanity Fair, la showrunner di “The Acolyte” Leslye Headland, ha parlato delle numerose ispirazioni che hanno influenzato il suo lavoro.
Tra i prossimi progetti ambientati nel mondo di “Star Wars”, troviamo “The Acolyte”. Ambientata nel periodo dell’Alta Repubblica, la serie attingerà dal numeroso materiale Legends. Le storie Legends del mondo creato da George Lucas sono l’insieme di libri, fumetti e videogiochi considerati non canonici. Ad elogiare la capacità e la cultura di Leslye Headland, ci pensa Kathleen Kennedy.
“Ciò che è meraviglioso di Leslye è che conosce tutto. Ha letto miliardi di libri dell’Universo Espanso. Ci sono dei piccoli pezzi ed elementi a cui sta attingendo che nessuno ha ancora esplorato sullo schermo”.
Ma a rendere il progetto ancor più interessante, anche se il titolo della serie fa riferimento ad un personaggio legato al Lato Oscuro della Forza, sono le ispirazioni differenti da quelle del mondo di “Star Wars” che hanno colpito Leslye Headland.
La storia di “The Acolyte” sarà ambientata 100 anni prima de “La minaccia fantasma”, raccontando il periodo dell’Alta Repubblica e di come un Sith si sia infiltrato senza difficoltà all’interno del Senato. Il periodo raccontato permetterà di portare su schermo tecnologie differenti rispetto a quanto visto fino ad ora. Inoltre, verrà mostrato un periodo dove non sono presenti sommosse o altri problemi simili. La Headland ha paragonato il periodo dell’Alta Repubblica agli Stati Uniti dopo il primo conflitto mondiale.
“Avevamo questo concetto isolazionista di non aiutare nessuno. ‘Vogliamo proteggere questa atmosfera particolare che è in corso’. Anche se atmosfera non è la parola che userebbero”.
Inoltre gli abiti bianchi e oro dei Jedi, rappresentano la loro regalità e le possibilità pari quasi a zero di affrontare uno scontro. Infatti questo simbolismo sarà una delle fondamenta che porterà a comprendere al meglio l’ascesa al potere di Palpatine e agli eventi che hanno portato alla trilogia Prequel della saga. Riguardo questo, la showrunner ha dichiarato:
“I cavalieri jedi parlano costantemente di equilibrio. Se il lato luminoso sta proliferando ovunque, cosa accade con quello oscuro? Come si manifesta? Cosa sta facendo per sopravvivere? Perché chiaramente lo fa più avanti in questo mondo”.
La serie sarà una sorta di mistery che mostrerà allo spettatore l’avvento dei Sith all’interno di una società in apparenza perfetta e senza nessun problema. Oltre a questo approccio, la serie avrà dalla sua numerose influenze che ebbe lo stesso George Lucas, come Sergio Leone e Akira Kurosawa, e non solo. Infatti riguardo questo Leslye Headland ha affermato:
“Mi sono avvicinata ai film di arti marziali e a storie un po’ più personali e meno globali e galattiche. Quei guerrieri intraprendevano missioni profondamente personali, con persone che avevano subito un torto e volevano rimediare. Film Wuxia e film di arti marziali da King Hu ai Fratelli Show. Sono monaci che sono inoltre eroi delle arti marziali”.
Lo scopo principale di “The Acolyte” è quello di raccontare su schermo un periodo inedito. Quando ha proposto la sua idea, la Headland non si aspettava che venisse approvata e messa in via di sviluppo.
“Ho detto ‘Penso che vogliate esplorare Star Wars dalla prospettiva dei cattivi, e il miglior momento per farlo è quando sono in grande inferiorità numerica. Quando in pratica sono i perdenti’”.
Inoltre ha aggiunto:
“Provo molta pressione e al tempo stesso, stranamente, un’enorme libertà perché non sto lavorando con i personaggi storici, che è molto più pauroso… Non potreste mai pagarmi abbastanza da convincermi a lavorare con la linea temporale di Luke Skywalker. Direi ‘No, grazie’. Sarebbe troppo intenso, c’è troppa iconografia e intensità legata a quei personaggi”.
Attualmente “The Acolyte” non ha una data di uscita. La serie potrebbe però arrivare tra il 2023 e il 2024 su Disney+, offrendo così ai fan e non solo, una nuova prospettiva del mondo di “Star Wars”.
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