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“Tetris”, la recensione: il videogioco che “sconfisse” il Comunismo!

di Domenico Scala

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“Tetris”, disponibile dal 31 marzo su Apple TV+, è la pellicola con protagonista Taron Egerton che porta alla luce la complessa storia (vera!) dietro il celebre videogioco omonimo, ideato nel 1984 dal programmatore russo Aleksej Leonidovic Pazitnov. Le sue origini e la battaglia legale per l’acquisizione dei diritti di distribuzione vedono sullo sfondo uno scenario politico internazionale dominato dalla Guerra Fredda, che contrapponeva l’ideologia comunista sovietica di allora a quella capitalista tipicamente americana; il biennio 1988-89 è stato quindi teatro di una delle più incredibili controversie legate al mondo del retro-gaming, portata in scena per l’occasione dal regista scozzese Jon S. Baird.

 

Tetris – Più di un semplice videogioco!

A discapito di un concept di base che potrebbe sembrare a prima impressione carino e scanzonatamente pop-culturale, la pellicola riserva in realtà non pochi spunti per una più ampia riflessione storico-politica su ciò che è stata la Guerra Fredda tanto per l’Unione Sovietica quanto per il mondo occidentale. La battaglia legale per l’acquisizione dei diritti di distribuzione dell’innovativo videogame Tetris è non soltanto un contenzioso tra uomini d’affari in giacca e cravatta ma anche e soprattutto uno scontro ideologico tra la visione del mondo comunista e quella capitalista dell’epoca; da un lato l’assenza formale di una reale proprietà privata e/o intellettuale, atta a favorire il bene comune e della Patria. Dall’altra la libertà d’iniziativa economica, con le più grandi aziende videoludiche sulla scena internazionale pronte a scippare all’URSS (in nome del “miglior offerente”) un fantastico passatempo da distribuire potenzialmente a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo!

 

Tetris

 

Henk Rogers, il Tetris e…

“Tetris” è la vicenda di Henk Rogers (Taron Egerton), imprenditore olandese-americano rappresentante della Bullet-Proof Software e successivamente in accordi con Nintendo. Dopo un inizio di carriera da vero outsider, il protagonista ha l’occasione della vita quando ad una convention si ritrova dinanzi l’ultimo gioiello della programmazione sovietica, il Tetris appunto. Acquisiti i diritti di distribuzione del gioco per computer e cabinati arcade per il solo Giappone, Rogers si ritrovò presto invischiato in una situazione ben più complessa di quanto si potesse immaginare, che coinvolgeva anche diverse influenti personalità del settore. Nell’88 erano infatti numerose le aziende a sostenere di detenere i diritti del Tetris, mentre la ELORG (società sovietica detentrice originaria della licenza) non era ancora a conoscenza degli accordi negoziati da terze parti, che non le avevano fruttato nulla nonostante il Tetris fosse già all’epoca un successo commerciale in Nord America, così come in Asia e in Europa.

 

… il Game Boy!

La vera svolta nell’intricato caso burocratico arrivò però con lo sviluppo della prima e più iconica console portatile della storia: il leggendario Game Boy! La Nintendo era pronta a rivoluzionare il mercato e, attratta dal Tetris per la sua semplicità e per l’imminente successo ormai palese a tutti, esortò Rogers a negoziare i diritti per svilupparne una versione per console portatile; l’intermediario di riferimento era Robert Stein (Toby Jones), all’epoca in affari con la britannica Mirrorsoft, che accettò di firmare un contratto.

 

Tetris

 

Ma, come detto, mente in Europa si era arrivati allo scontro totale su chi fosse il reale detentore dei diritti (e per quale piattaforma di gioco nello specifico), quest’ultimi formalmente non erano mai stati ceduti a nessuno! Lo stesso Stein, firmatario dell’accordo con ELORG, possedeva i diritti soltanto per la distribuzione su home-computer; diritti che comunque perse in un secondo momento in seguito ad una rinegoziazione degli accordi. La questione alla base era a quel punto un’altra. È davvero possibile acquistare ciò che è potenzialmente un bene comune in un Paese che per definizione mette la proprietà collettiva dinanzi all’interesse personale? E in caso affermativo, a quale costo?

Fino ad allora nulla che fosse sotto il patrocinio della Madre Patria sovietica era mai uscito dai confini nazionali, ceduto ad aziende rappresentanti di uno Stato “nemico”. Ecco perché il Tetris ha certamente segnato un precedente storico interessante, che ha poi posto le basi per la fine del Comunismo per com’era conosciuto.

 

Fotografia e considerazioni tecniche

Da un punto di vista prettamente estetico la pellicola enfatizza molto caratteri parecchio stereotipati dell’Unione Sovietica. Gran parte del girato è ambientato in una Mosca in piena Cortina di Ferro, e tutto è apparentemente spento e decadente; si passa dalla povertà manifesta dei vicoli e delle case del proletariato alle stanze spoglie e austere degli uffici governativi. Tutto, dalle giacche dei passanti fino ai muri dei palazzi, passando per le scuole, i taxi e i negozi portati a schermo rasenta la monocromaticità, sensazione facilitata certamente da un fotografia fredda, giocata su tutte le sfumature nella scala del grigio.

La contrapposizione con i colori sgargianti del Tetris è quindi piuttosto evidente. In più occasioni si prova a sovrapporre la tipica schermata ricca di pixel dello storico videogioco al mondo reale portato in scena, con un risultato non sempre soddisfacente né sempre gradito, sebbene alcune scelte in questo senso strappino anche un mezzo sorriso allo spettatore. Nota di merito invece alle musiche, che mixano al meglio un pop prettamente occidentale al contesto sovietico in cui si muovono i personaggi, come nel caso della cover di “Holding Out For A Hero” dell’artista russa Polina, sottolineando una latente voglia di rivoluzione da parte di una certa fetta di popolo russo.

 

Tetris

 

“Tetris” è dunque una pellicola forte di un’ottima sceneggiatura, che vede il coinvolgimento diretto dei due principali protagonisti della storia (Henk Rogers e Aleksej Pazitnov), accreditati come produttori esecutivi. Certamente il titolo non brilla per particolari guizzi registici o attoriali, sebbene il cast nella sua totalità si esprima decisamente su buoni livelli; ma ancora una volta, come spesso accade in casi come questo, a rubare la scena è la vicenda raccontata, che regge in piedi l’intero film senza particolari sforzi di sorta.

 

Pro:

  • La sceneggiatura; molto solida e convincente, forte della partecipazione in veste di produttori esecutivi degli stessi Rogers e Pazitnov, dona alla pellicola una componente storico-culturale visibilmente accurata e tangibile;
  • Gli spunti di riflessione offerti; nonostante le possibili apparenze, il film è una valida riflessione su quanto la Guerra Fredda abbia condizionato vita, politica, affari e relazioni tra l’Unione Sovietica e il mondo occidentale. Questo particolare aspetto viene portato in scena in maniera piuttosto onesta e senza particolari faziosità, cosa che invece non possiamo affermare sotto altri punti di vista;
  • Le musiche; molto apprezzabili diversi degli arrangiamenti di hit storiche riproposti per l’occasione.

 

Contro:

  • La rappresentazione (in senso stretto) dell’Unione Sovietica; la pellicola ci propone, nel bene e nel male, una fotografia dell’URSS fin troppo stereotipata. Lo scivolone era purtroppo dietro l’angolo, e il film ci casca parzialmente;
  • La soluzione visiva dell’effetto Tetris sovrapposto alle sequenze in live action; questa scelta viene reiterata diverse volte nel corso della pellicola. Carina l’idea, molto meno l’esecuzione! Nonostante alcune grafiche a schermo risultino piuttosto simpatiche, in alcuni momenti sembra di stare guardando un film scaricato illegalmente sul pc da un sito pirata. L’effetto pixel è fin troppo accentuato…
  • I green screen; nelle sequenze d’azione a Mosca più volte abbiamo notato sfondi in CGI posticci, che potevano essere realizzati decisamente meglio.

 

Nel cast, oltre a Taron Egerton e Toby Jones, tra gli altri troviamo anche: Nikita Yefremov (Aleksej Pazitnov), Roger Allam (Robert Maxwell), Anthony Boyle (Kevin Maxwell), Togo Igawa (Hiroshi Yamauchi), Ken Yamamura (Minoru Arakawa), Ben Miles (Howard Lincoln) e Matthew Marsh nei panni di Michail Gorbacev.

Ecco a voi il trailer ufficiale di “Tetris”:

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