Matthew Mcconaughey (@Shutterstock)
Lo scorso 24 maggio è avvenuta una delle più sanguinose sparatorie della storia degli Stati Uniti d’America, la peggiore dove siano stati coinvolti bambini. La tragedia si è svolta ad Uvalde (Texas), dove un neo-diciottenne ha aperto il fuoco nella Robb Elementary School, uccidendo 19 bambini e due maestre. Per tentare di creare una stretta sul commercio delle armi, l’attore Matthew McConaughey è intervenuto in prima persona alla Casa Bianca.
Come riportato dall’ANSA, Matthew McConaughey è stato ieri alla Casa Bianca per perorare la propria causa contro il commercio libero delle armi negli Stati Unitie condividere le storie delle vittime della strage. L’attore è originario proprio di Uvalde, dove è tornato insieme alla moglie una settimana dopo il tragico evento, quindi è un argomento che lo tocca ancor più nel personale. Pur essendo detentore di armi, sta comunque cercando di limitarne in qualche modo la reperibilità. L’appello dell’attore è quello di attuare un controllo maggiore sulla vendita delle armi e di innalzare l’età minima per l’acquisto dei fucili. Fa riferimento proprio a quello utilizzato nella recente strage in Texas. Ha affermato:
“Sono regole giuste, pratiche e tattiche per la nostra nazione, i nostri stati, le nostre comunità, scuole e case. Non sono un passo indietro, ma uno in avanti in direzione di una società civile e che non abusi del Secondo Emendamento“.
Negli Stati Uniti d’America il Secondo Emendamento è quello che garantisce il diritto di possedere armi. L’attore sostiene che secondo lui questa volta ci sia qualcosa di diverso, potrebbe esserci un’opportunità per cambiare qualcosa nel sistema e contrastare l’abuso del Secondo Emendamento.
Con una certa commozione McConaughey, che ha incontrato il Presidente Joe Biden anche se per poco, ha mostrato alcune foto delle vittime e dei loro vestiti nel giorno in cui hanno perso la vita, parlando di cosa avrebbero voluto fare da grandi.
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