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“Star Wars: Andor”: la recensione dell’episodio 6

di Andrea Antinori

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Su Disney+ sta andando in onda “Andor”, la nuova serie TV ambientata nell’universo di Star Wars. La prima stagione durerà 12 episodi. Nel cast ritroviamo Diego Luna a riprendere il suo ruolo di Cassian Andor. Al suo fianco troviamo Stellan Skarsgård e Genevieve O’Reilly che riprende il suo ruolo della senatrice Mon Mothma.

Andor: tanta azione con uno sfondo spettacolare

Il nuovo episodio di “Andor” si presenta con un netto distacco rispetto ai precedenti. Nonostante questo episodio faccia da sorta di conclusione al primo arco narrativo della serie, per via dei ritmi e del lato tecnico sembra quasi un altro prodotto. La storia passa in modo più scorrevole avendo ritmi più incalzanti, tanto da far passare gli oltre 50 minuti molto rapidamente (è la puntata più lunga fin ora).

Non veniamo a conoscenza di ulteriori particolari sui personaggi, dato che la missione non lascia tempo a momenti morti. Da un lato è un bene, dato che ciò ci regala una puntata ricca di azione, considerando soprattutto gli episodi precedenti, che avevano un ritmo molto più lento. D’altro canto sarebbe stato carino approfondire personaggi che ci sono stati presentati, ma che per un motivo o un altro non vedremo più. È anche vero che il famoso “Plot Armor” che affligge molti prodotti qui non c’è, essendoci perdite anche nella squadra protagonista.

 

Andor

 

Brevi i momenti con gli altri personaggi protagonisti/antagonisti, ovvero Mon Mothma, Luthen Rael e Dedra Meero. Vengono infatti mostrati solamente in piccole scene a fine episodio, più o meno utili ai fini della trama. Grande punto a favore invece sono la fotografia e il background. L’evento che avviene sul pianeta Aldhani, chiamato “l’occhio“, regala un grande spettacolo nella seconda metà della puntata, offrendo tra le migliori scene in tutte le serie Star Wars, visivamente parlando. Questo è dovuto anche al world-building, che negli ultimi anni la Lucasfilm sta ampliando, mostrandoci delle locazioni diverse dai soliti pianeti sabbiosi come Tatooine o Jakku.

Andor: conclusioni

Con questa puntata “Andor” si risolleva di molto rispetto ai primi episodi, riaccendendo anche le speranze di ottenere il titolo di migliore serie Star Wars. D’altronde il prodotto parte da un ottima base, che ha a disposizione una grande varietà di scelte narrative interessanti. A quanto pare il team dietro alla serie ha intrapreso una buona strada dove continuare, mostrandoci, piano piano, il cammino di Cassian Andor nel diventare una spia ribelle.

Pro

  • Ritmo incalzante;
  • Plot Armor non presente;
  • Fotografia e paesaggi spettacolari.

Contro

  • Personaggi non approfonditi.

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