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“Star Wars: Andor”: la recensione degli episodi 4 e 5

di Andrea Antinori

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Su Disney+ sta andando in onda “Andor”, la nuova serie TV ambientata nell’universo di Star Wars. La prima stagione durerà 12 episodi. Nel cast ritroviamo Diego Luna a riprendere il suo ruolo di Cassian Andor. Al suo fianco troviamo Stellan Skarsgård e Genevieve O’Reilly che riprende il suo ruolo della senatrice Mon Mothma.

Andor: ottimo comparto tecnico, pochi sentimenti

Continua l’avventura di Cassian Andor sul percorso che lo porterà ad essere una spia ribelle. Il quarto episodio riprende esattamente da dove finisce il terzo. Troviamo Luthen Rael (Stellan Skarsgård) che lascia il nostro protagonista sul pianeta Aldhani, per la sua prima missione. Come ci viene fatto capire più avanti Rael è in combutta con la senatrice Mon Mothma, probabilmente con questioni legate alla ribellione.

Il tema spionistico della serie inizia ad essere più presente in questi ultimi 2 episodi, il che lascia ben sperare per il futuro. Anche il ritmo della serie inizia a farsi più incalzante, andando a migliorare uno dei difetti dei primi 3 episodi. La fotografia è un altro punto a favore, con molti campi lunghi a mostrare il paesaggio, molto naturale e rigoglioso, insolito per un prodotto della saga. Ottima anche la variazione degli ambienti, passando da un protagonista ad un altro e cosi da un pianeta a l’altro. Viene riproposto uno dei pianeti più conosciuti ai fan della saga, Coruscant. Quest’ultimo, con le tecnologie moderne, rende ancora meglio rispetto a quanto abbiamo già potuto ammirare nella trilogia prequel. Di certo qualche inquadratura in più sulla capitale galattica sarebbe stata molto gradita.

 

Andor

 

Purtroppo rimane un grande neo su questa serie, ovvero la scrittura dei personaggi. Tutti sono presentati in modo molto superficiale, senza approfondire troppo. Questo comporta che lo spettatore provi poche o addirittura nessuna emozione nei loro confronti. E ciò non vale solo per i personaggi secondari, ma proprio per il protagonista stesso. Alcuni potrebbero essere emotivamente attaccati ad Andor, ma solo grazie al lavoro fatto in “Rogue One“. Nella serie, almeno per il momento, non ci viene dato nessuno motivo in particolare per provare empatia per il protagonista, se non per via di qualche rapido scambio di battute.

Viene introdotto anche un nuovo personaggio, Dedra Meero (Denise Gough). Questi è un ufficiale imperiale, che molto probabilmente diventerà il villain principale della serie. Per il momento però è presto per esprimersi sul personaggio, date le pochissime scene in cui è protagonista.

Andor: Conclusioni

“Andor” sta migliorando, anche se lentamente. Con la trama che inizia ad incalzare di più e le tematiche da spy-story che si fanno più presenti, la serie lascia sperare. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un prodotto nuovo nel suo genere nella saga, e che si posiziona già un gradino sopra a prodotti come “The Book of Boba Fett“. Rimane ancora la pecca della scrittura dei personaggi, ma con ancora ben 7 puntate in arrivo, possiamo riporre le nostre speranze in un drastico miglioramento.

Pro

  • Fotografia;
  • Trama che inizia ad incalzare;
  • Spionaggio che si fa più presente.

Contro

  • Caratterizzazione dei personaggi insufficiente.

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