Attualità

“SPlastica”, la startup italiana che trasforma il latte in plastica!

Direttamente dall’Università di Roma Tor Vergata, un’innovativa startup che mira risolvere i problemi dello spreco alimentare e dell’inquinamento da plastica. La novità di questa startup, battezzata “SPlastica“, risiede nell’utilizzo di latte scaduto (e altri rifiuti organici) come materia prima per realizzare prodotti biogradabili; vediamo quindi i dettagli, riportati da SkyTG24.

Gli obiettivi, i risultati e il futuro della startup

Secondo quanto affermato da Emanuela Gatto, CEO di SPlastica, ogni anno in Italia produciamo circa 12 milioni di litri di latte. Il problema, tuttavia, è che circa il 2-4% di esso viene scartato perché la sua deperibilità è molto rapida. Partendo quindi da questo rifiuto organico, la startup è riuscita a creare una bioplastica biodegradabile e compostabile. Raffaella Lettieri, responsabile di laboratorio, ha affermato in merito:

“È biodegradabile sia nel suolo sia in ambiente marino. Questo significa che se inavvertitamente dovesse finire in acqua di mare il prodotto si decomporrebbe in sostanze più semplici senza rappresentare un problema per la fauna e la flora marine. Inoltre, è compostabile, potrebbe quindi rappresentare una nuova materia in grado di far crescere nuove piante nutrendo il suolo!”.

Questa realtà era già attiva da diverso tempo, avendo realizzato i primi prototipi nel 2018; tuttavia solo di recente, dopo lunghi test, è riuscita a concepire un prodotto veramente rifinito e sviluppato dal punto di vista tecnologico.

Tra i risultati raggiunti da SPlastica possiamo annoverare un portachiavi a forma di trifoglio, realizzato con questo materiale innovativo. Tuttavia l’obbiettivo della startup era di alzare la posta in gioco, alla ricerca soprattutto di un prodotto che facesse da ponte tra gli interessi delle aziende e quelle di SPlastica. In quest’ottica, come afferma Gatto, è stato fondamentale il passaggio alla produzione di granuli, attraverso una forma che può “essere caricata sulle macchine industriali che trasformano le materie plastiche e poter produrre poi qualunque tipo di oggetto”.

Uno dei limiti principali di questa nuova realtà, tuttavia, è dato dalla capacità produttiva piuttosto modesta. In ogni caso, anche se la strada è ancora in salita, i risultati conseguiti fino a questo momento sono promettenti; le fondatrici di SPlastica, infatti, continuano ad accogliere studenti che, con il loro prezioso apporto, potrebbero contribuire in maniera significativa al progresso della startup.

Per essere sempre aggiornati sulle news provenienti da tutto il mondo, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora.

Vi potrebbero interessare anche:

 

 

Lorenzo Peratoner

Articoli Recenti

  • Cinema & Serie TV

Nintendo al cinema: arriva anche un film su Donkey Kong?

La Nintendo sembrerebbe intenzionata a puntare sul cinema, oltre che sulle console. L'universo cinematografico di…

22 minuti fa
  • Gaming

PlayStation Plus: un grande titolo in arrivo è stato (forse) svelato

Uno dei prossimi titoli in arrivo sul catalogo PlayStation Plus Extra e Premium sembra essere…

1 ora fa
  • Gaming

The Witcher Stagione 4: Geralt di Liam Hemsworth si mostra nel nuovo trailer ufficiale!

Netflix ha appena pubblicato il nuovo trailer ufficiale di The Witcher: Stagione 4! Nel video,…

16 ore fa
  • Attualità

Dalla gioia al panico: laurea si trasforma in aggressione

Quella che doveva essere una serata di spensieratezza e celebrazione si è tramutata in un…

2 giorni fa
  • Attualità

Il chip che traduce i pensieri: una rivoluzione neuroscientifica

Un team dell’Università di Stanford ha sviluppato un impianto cerebrale capace di decodificare il “monologo…

2 giorni fa
  • Attualità

Cerco giocatori di briscola per mia madre: l’appello che commuove il web

Un messaggio scritto con il cuore ha trasformato una richiesta di compagnia in un piccolo…

2 giorni fa