di Francesco Ferri
Grazie ad uno studio pubblicato sulla rivista Royal Astronomical Society, gli astronomi hanno rivelato al mondo di aver compiuto una scoperta incredibile. È infatti stato captato un segnale radio proveniente da una galassia distate ben 8,8 miliardi di anni luce dalla Terra! Si tratta di un risultato impressionante, che getta nuova luce sull’origine delle stelle e sul loro studio.
Un segnale radio che proviene… dal Big Bang?
La ricerca condotta da Arnab Chakraborty del Dipartimento di Fisica della McGill University di Montreal, in Canada, e da Nirupam Roy, del Dipartimento di Fisica dell’Indian Institute of Science di Bangalor, in India, ha richiesto l’utilizzo del radiotelescopio Giant Meterwave Radio Telescope situato a Pune, in India; è grazie a questo che sono riusciti in una vera e propria impresa, ovvero catturare il segnale radio a una lunghezza d’onda specifica denominata “linea di 21 cm“, la più distante di sempre da una Galassia!
Questo ci dà un precedente molto interessante per la scoperta di altri segreti del primo universo grazie alla tecnologia che possediamo già in questo momento. Infatti, la galassia da cui proveniva il segnale, nominata SDSSJ0826+5630, si trova a 8,8 miliardi di anni luce di distanza da noi, e sarebbe essenzialmente più vicina al Big Bang di qualsiasi altra Galassia rilevata in precedenza.
Paper alert: a new paper published in #MNRAS has reported the first 5σ detection of H I 21 cm emission from a star-forming galaxy at redshift z ∼ 1.3 using upgraded Giant Metrewave Radio Telescope (uGMRT). https://t.co/mgWKxqmcIk @Physics_at_IISc @iiscbangalore @ArnabCh88024907 pic.twitter.com/pGYfAV9KNX
— RAS Journals (@RAS_Journals) January 16, 2023
L’utilizzo della “lente gravitazionale” e la storica scoperta
Per questa misurazione è stata messa in pratica una tecnica chiamata “lente gravitazionale“, come la coniò Albert Einstein. Parliamo quindi di un’increspatura nello spazio-tempo che permetterebbe agli oggetti sullo sfondo di essere ingranditi enormemente dagli oggetti in primo piano. Infatti, i segnali radio diventano tanto più deboli quanto più sono distanti dalla Terra. Questo renderebbe complesso il raccoglimento dei dati, ma grazie a questa tecnica si pensa che le Galassie, anche a enormi distanze, siano ora a portata di mano…
In conclusione, Chakraborty ha affermato che:
“Una galassia emette diversi tipi di segnali radio. Finora è stato possibile catturare questo particolare segnale solo da una Galassia vicina, limitando la nostra conoscenza a quelle più vicine alla Terra. La lente gravitazionale, chiamata anche lente d’ingrandimento della natura, si verifica quando l’attrazione gravitazionale da una galassia più vicina, ma allineata, distorce e piega la luce da una stella o galassia lontana, facendola apparire deformata e ingrandita, in questo caso di un fattore 30.
Il segnale di SDSSJ0826+5630 è stato emesso quando l’universo aveva solo 4,9 miliardi di anni, ma poiché l’universo si sta espandendo, ci sono voluti 8,8 miliardi di anni per raggiungere il telescopio. È l’equivalente di uno sguardo indietro nel tempo di 8,8 miliardi di anni”.
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