fbpx Spara al rivale e posta online un video in cui si vanta del gesto: i carabinieri lo vedono e lo arrestano
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Spara al rivale e posta online un video in cui si vanta del gesto: i carabinieri lo vedono e lo arrestano

di Francesco Gervasio

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Un 22enne di Carlentini, in provincia di Siracusa, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Secondo le indagini, l’agguato sarebbe stato motivato da vecchi rancori e futili motivi. Dopo l’attacco, uno dei fermati ha postato sui social un video in cui si riprendeva e si vantava del suo gesto. Le immagini del video sono state visionate dai Carabinieri del nucleo Investigativo di Siracusa e della compagnia di Augusta, che già stavano indagando sull’agguato.

Il rintracciamento tramite il video

L’ aggressione è avvenuta dopo una partita di calcio tra il Carlentini e il Francofonte, ma non è collegata al tifo o alla partita stessa. I Carabinieri, come riportato da TGCOM24, hanno acquisito tutte le riprese delle telecamere di sorveglianza della zona e hanno svolto un’attività tecnica meticolosa, che ha permesso di restringere il cerchio dei sospettati. Questo nonostante la mancata collaborazione della vittima e delle persone informate sui fatti, che non hanno fornito alcun contributo utile alle indagini.

I militari hanno esaminato i social media alla ricerca di contenuti che potessero essere collegati ai giovani sospettati e hanno trovato il video in cui l’autore della sparatoria si riprendeva, vantandosi del suo gesto. Nei commenti al video, i Carabinieri hanno trovato ulteriori conferme alle loro ipotesi, riuscendo a identificare i sospettati, nonostante questi utilizzassero dei nickname falsi. Incrociando i dati raccolti e le tracce digitali lasciate dai due indagati, i Carabinieri hanno redatto e consegnato un’informativa all’Autorità giudiziaria. Quest’ultima ha condiviso le ipotesi investigative e ha emesso un decreto di fermo.

Arrestati i 2 sospettati

I due sospettati sono stati arrestati e condotti nella casa circondariale di Siracusa, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’uso dei social media da parte degli aggressori ha rappresentato un elemento cruciale per le indagini, permettendo ai Carabinieri di raccogliere prove decisive che hanno portato all’identificazione e all’arresto degli autori della sparatoria.

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