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Serie A, tra gioie e delusioni va in archivio un altro campionato

di Gianluca Scognamiglio

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Il campionato di Serie A si è chiuso in questo fine settimana con la trentottesima e ultima giornata. La stagione, iniziata lo scorso agosto e interrotta tra novembre e dicembre per il Mondiale, ha regalato diverse sorprese. A partire dal Napoli Campione d’Italia, passando per la Lazio di Sarri che torna in Champions League, fino alla disfatta della Sampdoria, facciamo un bilancio del campionato appena conclusosi.

Il dominio del Napoli in Serie A

Senza storia. La lotta per lo Scudetto quest’anno non c’è mai stata: iniziata sotto l’ombrellone ad agosto, ipotizzando un nuovo duello tra Inter e Milan, magari con l’inserimento della Juventus, è finita qualche settimana dopo grazie alla cavalcata del Napoli di Spalletti. Gli Azzurri hanno letteralmente dominato il campionato, senza mai dare l’impressione di poter cedere la testa della classifica. Osimhen e Kvaratskhelia, stelle incontrastate della squadra, hanno trascinato un intero popolo al tanto atteso successo, che mancava da 33 anni.

Alle spalle dei partenopei c’è stata non poca confusione. Il Milan, Campione d’Italia l’anno scorso, ha vissuto una stagione piuttosto complicata, salvando quantomeno la qualificazione alla prossima Champions League, chiudendo al quarto posto. Più che positivo, invece, il rendimento della Lazio: i biancocelesti partivano con l’obiettivo di ritornare nella massima competizione europea dopo due anni d’assenza. Obiettivo raggiunto con merito, nonostante i problemi fisici di Immobile, leader della squadra dentro e fuori dal campo.

Maurizio Sarri (@Shutterstock)

Merita un discorso a parte, invece, la stagione dell’Inter. Da un lato, infatti, bisogna considerare le dodici sconfitte in campionato, davvero troppe per una squadra come quella di Inzaghi. Dall’altra parte però va ricordato il grandissimo percorso europeo, in cui i Nerazzurri hanno sempre creduto, togliendo magari anche inconsciamente attenzione al campionato. Percorso europeo che, invece, non ha soddisfatto la Juventus: fuori ai gironi di Champions e in semifinale di Europa League, i bianconeri non sono riusciti a compensare un campionato altalenante, in cui le vicende extra-campo hanno fatto discutere più dell’aspetto sportivo.

Le sorprese del campionato di Serie A

Ad inizio stagione in pochi avrebbero scommesso sul Napoli Campione d’Italia. Per la sezione “sorprese” preferiamo però dedicarci a squadre con meno riflettori addosso ma che hanno ugualmente stupito. Il Monza, ad esempio, si presentava ai nastri di partenza di questa Serie A con la consapevolezza di poter raggiungere la salvezza, magari anche tranquilla. Dopo le prime giornate però la situazione era tutt’altro che favorevole, con i brianzoli a serio rischio retrocessione.

L’arrivo di Palladino ha però rimesso le cose al proprio posto e i biancorossi hanno inanellato una serie impressionante di risultati positivi. La squadra di Berlusconi e Galliani ha chiuso a un passo dalla parte sinistra delle classifica, conquistando la bellezza di 52 punti. Insomma, meriti di un mercato studiato a tavolino e soprattutto di un allenatore capace di trasferire ai propri calciatori un’ottima idea di gioco.

Restando in tema allenatori non si può non citare Thiago Motta. L’ex centrocampista era atteso da un compito non facile: rimpiazzare Sinisa Mihajlović sulla panchina del Bologna. Nonostante qualche difficoltà nell’ultimo periodo, i rossoblù possono archiviare positivamente questa stagione, chiusa al nono posto con 54 punti. Non ha avuto l’expolit delle due sopraccitate ma la Salernitana di Paulo Sousa merita una menzione in questa sezione: dall’arrivo del tecnico portoghese i campani hanno cambiato marcia, garantendosi una salvezza piuttosto tranquilla e, soprattutto, esprimendo un calcio frizzante e divertente. Chissà che l’anno prossimo il livello dei granata non possa salire ancora…

Capitolo delusioni, tra flop e disastri annunciati

Passiamo ora alle note dolenti, le squadre da cui ci si aspettava di più in questa stagione. A guidare la fila c’è sicuramente l’ultima in classifica: la Sampdoria. I blucerchiati hanno vissuto una stagione difficile sia dentro che fuori dal campo. Se dal punto di vista finanziario la vicenda sembrerebbe aver trovato il suo lieto fine, non si può dire altrettanto dell’ambito sportivo: Giampaolo prima e Stankovic poi non hanno mai davvero trovato la quadra.

Tifoseria della Sampdoria (@Shutterstock)

Ci si poteva aspettare una stagione difficile per la Cremonese ed infatti i grigiorossi hanno confermato le aspettative, non riuscendo mai ad entrare nella lotta salvezza. Il buon cammino in Coppa Italia va però ricordato: togliersi la soddisfazione di vincere in casa di Roma e Napoli non è un’impresa di poco conto, anche se in sostanza non ha dato una mano a Ballardini e i suoi.

Non si può annoverare tra le grandi delusioni del campionato ma l’Udinese di Sottil aveva ben altre prospettive dopo la prima parte di stagione. I bianconeri hanno chiuso a quota 46 punti, di cui però ben 19 nelle prime 8 giornate, dopo le quali si trovavano in zona Champions League. L’infortunio di Deulofeu e il senso di appagamento nella seconda parte della stagione hanno sicuramente condizionato il rendimento dei friulani, che alla fine non sono riusciti a fare meglio della passata stagione, chiusa sempre al 12° posto.

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