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Senato: accolta la proposta contro lo sfruttamento degli animali nei circhi

di Tommaso Casolla

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Le problematiche riguardo alle condizioni di vita degli animali nei circhi tornano ad essere oggetto di dibattito politico. Dopo più di 50 anni dall’ultima volta in cui se ne è discusso, la questione sembra possa finalmente risolversi a favore dei diritti alla vita.

Un fondamentale passo in avanti

Secondo quanto riportato da TGCOM24, nella giornata di ieri la deputata del Partito Democratico Patrizia Prestipino ha presentato in aula un ordine del giorno nel quale si legge: “Gli animali selvatici nei circhi sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura e, sebbene alcuni di essi siano allevati in cattività da decine di generazioni, continuano comunque a seguire il comportamento tipico dei loro omologhi selvatici”. La deputata ha poi proseguito “Il benessere degli animali selvatici è sempre gravemente compromesso. La maggior parte degli Stati membri ritiene che l’impiego di animali selvatici nei circhi non abbia alcun valore educativo o culturale e che invece possa incidere negativamente sulla percezione e il rispetto del pubblico per gli animali selvatici“. Il Governo dopo aver approvato il testo alla Camera dei Deputati, si è detto disponibile a discutere sulla chiusura dei circhi che utilizzano animali.

L’Italia non è il primo paese a voler vietare lo sfruttamento animale

A differenza del nostro paese, in Europa la questione degli animali nei circhi va avanti da diversi anni. Sono infatti 23 i paesi facenti parte dell’Unione Europea che hanno già introdotto delle norme che tutelino gli animali. Nella maggior parte dei paesi il divieto riguarda solo l’utilizzo di animali esotici. In Grecia e a Cipro, invece, il divieto è stato applicato a qualsiasi specie. In Italia, attraverso una legge del 1968, è ancora legale possedere qualsiasi animale all’interno del proprio circo. Enti come la Lega anti vivisezione (LAV) da anni combattono per l’introduzione del divieto in Italia e sembra che a oggi vedano ripagati i loro sforzi.

La lega cerca di accelerare il processo

Attraverso un secondo ordine del giorno il deputato leghista Filippo Maturi ha presentato una scadenza di due anni per la riuscita del progetto. Con un discorso, riportato dal quotidiano La Stampa ha poi dichiarato: “Ritengo fondamentale, nel 2022, andare oltre questo genere di spettacoli, restituendo agli animali la dignità e la libertà che meritano”.

Anche la deputata Prestipino ha poi manifestato la propria soddisfazione attraverso un post Facebook. Si è detta speranzosa che lo sfruttamento animale diventi solo un brutto ricordo

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