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Scuola: in arrivo la riforma del voto di condotta e delle sospensioni, ecco cosa cambierà

di Francesco Ferri

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Siamo in dirittura di arrivo per la riforma scolastica del voto di condotta e delle sospensioni, come riportato dall’ANSA. Sono diverse le modifiche che saranno apportate, quindi scopriamo insieme cosa cambierà a breve per tutti gli studenti italiani.

Le novità della riforma per la scuola

Ci sarà un ritorno della valutazione numerica in condotta anche alle scuole medie, un voto di maturità decurtato per chi non raggiunge almeno il 9 e criteri più stringenti per consentire la bocciatura in caso di insufficienza. Oltre a ciò si parla di lavori socialmente utili in caso di sospensioni lunghe dalla scuola. Queste sono le principali novità del disegno di legge che entrerà in vigore per l’anno scolastico 2024/2025. L’obbiettivo è quello di rivedere, con un approccio rieducativo ma più restrittivo, il giudizio sul comportamento degli studenti, così da poter gestire al meglio i diffusi casi di violenza fra i banchi di scuola.

La situazione attuale della scuola

Attualmente il voto in condotta è già presente nella pagella degli studenti delle scuole superiori, così come c’è già la possibilità di far ripetere l’anno a quegli studenti che riportano un’insufficienza. Peccato che all’atto pratico questo non viene quasi mai fatto, con i dati che parlano dello 0,1% di studenti bocciati per indisciplina, con lo 0,4% solo negli istituti professionali. Invece sono molti di più gli studenti che raggiungono una valutazione in condotta inferiore al 9, ossia 4 studenti su 10, e se questo dovesse avvenire in uno degli ultimi tre anni di scuole superiori, per ogni annualità ciò comporterebbe di perdere un credito scolastico e quindi un punto per l’esame di Maturità.

La nuova legge

Il nuovo disegno di legge dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo anno scolastico. Sembra ormai prossimo, infatti, il voto favorevole da parte del Senato, così che toccherà poi alla Camera dare il via libera finale. Per far sì che ciò avvenga per il ritorno a scuola a settembre, però, è necessario che la pratica venga chiusa entro febbraio, così che entro 180 giorni dalla data di approvazione della legge il Ministero dell’Istruzione e del Merito possa adottare un Regolamento capace di armonizzare le novità con la normativa attualmente in vigore.

Cosa prevede nello specifico

Sono principalmente due i punti cardini del nuovo progetto: la valutazione della condotta, a cui si fornirà un peso decisamente più importante in sede di scrutini finali e un nuovo metodo per il trattamento delle sospensioni. Il giudizio descrittivo sul comportamento rimarrà esclusivo degli studenti della scuola primaria, mentre per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi. Sia alle scuole medie che alle superiori si ripeterà l’anno in caso non si raggiungesse almeno il 6 in “comportamento”. Questo potrà avvenire in caso di mancanze disciplinari gravi e reiterate nel corso di tutto l’anno scolastico (quindi non solo nell’ultimo quadrimestre). Alle scuole medie basterà il 6 per passare l’anno, alle superiori invece, in caso di 6 pieno, si riceverà un debito formativo. Lo studente sarà quindi tenuto a redigere un elaborato sui temi di “Cittadinanza attiva e solidale” da discutere con i docenti. In caso di esito positivo del colloquio sarà quindi ammesso alla classe successiva.

L’esame di Maturità

Per tutti gli studenti alla fine del proprio ciclo di istruzione, quindi sia per gli studenti di terza media che quelli di quinta superiore, però, senza la sufficienza in condotta non si potrà accedere all’esame finale. Per gli studenti della scuole superiori, inoltre, senza il 9 in condotta si potranno perdere fino a 3 punti di credito scolastico per ogni anno dell’ultimo triennio. Questo andrà ovviamente a determinare il voto di Maturità. Inoltre, sempre al quinto anno delle scuole superiori, il 6 in “comportamento” costringerà lo studente a portare in sede di Maturità l’elaborato su “Cittadinanza attiva e solidale“.

Le sospensioni

Cambiamenti in arrivo anche per le sospensioni. In caso di sospensione entro due giornate l’alunno sarà coinvolto in “attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare“. Queste saranno svolte in ambiente scolastico, quindi senza il divieto di accedere a scuola. Per le sospensioni lunghe, invece, quindi superiori ai due giorni, la punizione si sconterà tramite la partecipazione ad “attività di cittadinanza solidale, presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche“. In caso di situazioni particolarmente gravi i giorni di sanzione potranno proseguire anche per un periodo extra dopo il regolare rientro in classe dello studente.

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