Martina aveva solo 13 anni quando ha scoperto di essere affetta da una malattia rara che l’avrebbe portata a perdere tutti i capelli e non solo. Una malattia difficile da combattere e che, a un’età così importante per le relazioni personali, può rendere la vita di una ragazzina un vero incubo. Oggi, però, Martina può smettere di indossare quella parrucca che indossava da 4 anni. Il suo incubo è finalmente termianato e tutto grazie a un nuovo farmaco che le ha fatto ricrescere i capelli. Ecco di cosa si tratta.
La storia di Martina è stata raccontata dall’OMAR (Osservatorio Malattie Rare). Tuttavia, la sua storia può essere presa ad esempio da tutti coloro che si trovano nella sua stessa condizione poiché mostra l’efficacia di un farmaco che, finalmente, ha ottenuto l’approvazione dalla FDA statunitense.
L’alopecia è una malattia autoimmune che comporta la perdita, nei casi più estremi, di tutti i peli del corpo. La questione diventa ancora più complessa nel momento in cui la malattia diventa più grave e si perdono anche peli con funzioni importanti come quelli del naso o le ciglia che proteggono gli occhi da polvere e sudore.
Recentemente, quest’ultima è diventata conosciuta ai più grazie ad alcuni personaggi dello spettacolo, come Jada Pinkett Smith, le cui condizioni sono state motivo di litigio tra suo marito, Will Smith, e l’attore Chris Rock durante gli ultimi Oscar.
Finora, le cure per questo tipo di malattia sono state prettamente a base di cortisone e ciclosporine, che non risolvevano affatto il problema. Oggi, la soluzione sembra essere diversa e forse, in futuro, potrà considerarsi una cura definitiva per la malattia.
Per Martina, racconta l’OMAR, la svolta è stata offerta dalla prof.ssa Antonella Tosti, Ordinario di Dermatologia Clinica all’Università di Miami, in Florida. La professoressa può considerarsi una delle maggiori esperte al mondo di questa patologia ed è stata proprio lei a consigliare alla famiglia di Martina il farmaco che le ha permesso di riavere i suoi capelli.
Quest’ultimo rientra nella classe di farmaci JAK-inibitori: una serie di medicinali utilizzati fino ad ora per la cura di tumori rari, patologie croniche di tipo autoimmune o di tipo dermatologico.
Il nuovo farmaco approvato dalla Food and Drug Administration si basa proprio su questi inibitori. Il Baricitinib, prodotto dalla Società farmaceutica statunitense Eli Lilly, ha dimostrato una percentuale di successo pari al 40%, molto di più rispetto ad altre cure a base di placebo, con una percentuale di soli 5%. Ora finalmente Marina può tornare a sorridere e vivere senza paura: la speranza e che ora possano farlo anche tutte le altre persone nelle sue condizioni.
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