di Redazione NCI
Ormai discutere della situazione della Salernitana è all’ordine del giorno, e i termini ultimi perché un nuovo proprietario possa subentrare e salvare il club, sono sempre più vicini alla scadenza. Difatti, la scadenza è fissata dalla FIGC al 31 dicembre, ma nessuna offerta ha ancora convinto i trust.
Ma la Salernitana può salvarsi? Cosa servirebbe per riuscire a tenerla in Serie A? Andiamo ad analizzare insieme la situazione.
Cosa può salvare la Salernitana?
Le proposte che sono giunte finora all’attenzione di Melior Trust e Widar Trust sono risultate insufficienti, e non in linea con le richieste inamovibili dei due fondi. A questo punto, lo scenario più probabile è quello che vedrebbe arrivare sul tavolo degli affidatari un’offerta irrevocabile, allegata delle garanzie richieste.
Questo scenario darebbe alla Salernitana un prolungamento di 45 giorni del tempo utile per mettere il tutto agli atti e attuare il passaggio di proprietà.
Le possibili offerte in arrivo
A quasi tre giorni dalla chiusura di ogni finestra che si affaccia sulla salvezza del club, secondo la Gazzetta dello Sport, sono in vista due offerte, che dovrebbero essere “accettabili”.
La prima verrebbe da un gruppo di imprenditori, guidati da Domenico Cerruti, che secondo diverse fonti era stato accostato al club nei giorni scorsi. Il gruppo sembrerebbe essersi riunito nella serata di ieri, ma sembra che mancassero i “via libera” su alcuni dettagli.
Dovrebbero arrivare delle novità nella giornata di oggi, in quanto la seduta si sarebbe aggiornata proprio questa mattina. Sembrerebbe, ad ogni modo, che ci sia la volontà di concludere la trattativa nel più breve tempo possibile.
La seconda offerta, che sembrerebbe in fase leggermente più avanzata, è quella che arriva da Console&Partners, commissionata dal fondo Toro Capital e dal produttore cinematografico Francesco Di Silvio.
La tabella di marcia per il cambio di proprietà è già stata stilata e le garanzie sono valide. C’è però da dire che un’offerta da parte degli stessi investitori è già stata avanzata i primi di dicembre, ma venne stata giudicata non idonea.
La salvezza non è assicurata
Va da sé che entrambe le offerte saranno da valutare con grande attenzione. I requisiti fondamentali richiesti dai trust sono la totale indipendenza dall’attuale proprietario Claudio Lotito e il pagamento istantaneo del 5% della somma totale pattuita per la cessione.
Ovviamente tutta la documentazione relativa all’offerta che verrà accettata dai trust, sarà rigirata alla FIGC, che ne certificherà la validità.
Nel caso in cui le due offerte non risultassero esaustive o lacunose, la Salernitana si vedrebbe revocata l’affiliazione alla Lega Serie A per aver infranto il regolamento. Lo stesso, infatti, non consente che nella stessa categoria calcistica siano presenti due club con lo stesso proprietario (art. 16 bis NOIF).
A questo scenario conseguirebbe l’esclusione istantanea dal gioco professionistico del club, e inoltre lascerebbe la Serie A con 19 squadre, fino alla fine del campionato. Avevamo parlato di questa possibilità in questo articolo.
Nonostante la situazione, il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è detto fiducioso della riuscita dell’operazione. Come andrà a finire, però, lo sapremo soltanto il primo gennaio.
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di Mattia Trincas
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