Le minacce della Lega e l’ultimatum del 31 dicembre concesso alla Salernitana per trovare un nuovo proprietario, spaventano tutto il sistema del calcio italiano. L’ipotesi di un campionato che diventa improvvisamente a 19 squadre a metà del calendario, non sarebbe gradita né ai club né ai tifosi.
Come afferma il regolamento ufficiale della Serie A, se una squadra abbandona il campionato, i punti che le altre squadre hanno fatto contro di questa vengono azzerati. Gli unici a guadagnarci sono, paradossalmente, quelli che non hanno ottenuto la vittoria contro gli amaranto, ossia Venezia e Genoa (sconfitte), oltre a Verona e Cagliari (pareggi).
Queste squadre non subirebbero grandi penalità: le ultime due, al massimo perderebbero un punto, causando grandi ripercussioni nelle zone basse della classifica.
Nel peggiore dei casi, la classifica subirebbe queste variazioni:
Inter 40; Napoli e Milan 36; Atalanta 35; Juventus 31; Roma e Fiorentina 28; Lazio 25; Empoli 24; Torino e Verona 22; Sassuolo e Bologna 21; Udinese 20; Venezia 17; Sampdoria 16; Genoa 11; Spezia 10; Cagliari 9.
I cambiamenti maggiori riguardano le zone medio-basse della classifica. Il Verona aggancia il Toro a 22 punti, il Genoa stacca lo Spezia, e il Cagliari invece, lo avvicina. Il Venezia, dal canto suo, prende le distanze dalla zona retrocessione, che interesserebbe le ultime tre, oltre alla Salernitana.
La situazione preoccupa anche i politici, oltre che i tifosi. Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha denunciato uno scarso interesse da parte della classe dirigente.
Come riporta SalernitanaNews, l’unico con cui ha avuto contatti frequenti è stato il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che era sindaco di Salerno quando Lotito iniziò il suo progetto con la squadra della città. Lo stesso non si può dire, secondo Gravina, dell’attuale Primo Cittadino, Vincenzo Napoli, il quale aveva additato proprio il governo del calcio per la situazione.
Il presidente della Figc ha risposto richiamando il sindaco a concentrarsi sui suoi compiti, e sul cercare una linea d’intesa con la Federazione e con i possibili acquirenti. Al momento, però, non si rilevano ancora offerte ufficiali. I Trust sono al lavoro, in cerca di qualche cavillo per sistemare la questione.
Il caso Salernitana sta diventando un affare di Stato, oltre che calcistico, e tutti i tifosi sperano che alla fine a trionfare, sarà la sportività e la voglia di vedere un campionato regolare, fino in fondo.
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di Alessandro Colepio
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