di Lorenzo Peratoner

Nella notte tra martedì e mercoledì, secondo quanto affermato dall’agenzia di stampa russa “RIA Novosti“, due droni avrebbero tentato di attaccare il Cremlino, fallendo tuttavia nella loro impresa in seguito alla neutralizzazione da parte della difesa russa. Vediamo quindi i dettagli di questo attentato, come riportato da “ANSA” e il “Corriere della Sera“…

La ricostruzione russa dell’attentato

“L’attacco sventato la notte scorsa con due droni è stato un attentato terroristico ucraino alla vita del presidente Vladimir Putin, che è rimasto illeso”.

Così recitano i servizi di stampa russi, mentre dal Cremlino, nel corso della notte, si è levata in cielo una colonna di fumo bianco; secondo la ricostruzione russa, l’attacco con i due aerei senza pilota sarebbe stato ordito dall’Ucraina per attentare alla vita di Vladimir Putin, il quale tuttavia nel momento dell’incursione sarebbe stato assente dal Cremlino, rimanendo quindi illeso. L’accusa immediata verso Kiev si è tradotta in una minaccia, in cui si avverte che “la Russia si riserva il diritto di adottare misure di ritorsione dove e quando lo riterrà opportuno“.

Vladimir Putin @Shutter Stock

La risposta di Kiev

Al momento è ovviamente impossibile ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto, e soprattutto di chi siano le responsabilità. Da una parte, infatti, potrebbe rappresentare un segno di forza da parte dell’Ucraina, per screditare la Russia che presto inaugurerà le celebrazioni del 9 maggio; secondo quanto riferito da Kiev, tuttavia, l’intelligence ucraina non avrebbe nulla a che fare con l’attentato.

Iuliia Mendel, giornalista ed ex-portavoce di Zelensky, ha infatti affermato su Twitter:

“Un’altra minaccia dal Cremlino. All’inizio della guerra ha tentato varie volte di assassinare Volodymyr Zelensky e non ha detto nulla. Quanto possiamo credere alle informazioni russe in merito ai presunti attacchi con droni ucraini al Cremlino? Dopo anni di menzogne e provocazioni?”

Un’altra ipotesi, infatti, sostiene che si sia trattato di un finto attacco interno orchestrato dagli stessi russi, con un intento propagandistico e per “legittimare” con maggior forza eventuali ritorsioni brutali contro il popolo ucraino.

Qualunque sia la verità, si tratta di una notizia di grande importanza per lo svolgimento della guerra, che ormai da più di un anno sta devastando il Paese invaso. Questo attentato si inserisce infatti all’interno di una più ampia cornice bellica, costellata da due grandi eventi su cui gli occhi di tutto il mondo sono puntati: le imminenti celebrazioni del 9 maggio in Russia, e, soprattutto, l’annunciata controffensiva ucraina, che dovrebbe avvenire entro pochi mesi.

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