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Russia, inizia la ritirata: arrivano i primi segnali incoraggianti

di Enrico Tiberio Romano

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Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la Russia avrebbe iniziato la ritirata di parte delle sue truppe dal confine Ucraino. Benché la veridicità di queste informazioni sia messa in dubbio da fonti NATO, ci sono margini di diplomazia in cui agire.

Primi segnali di ritirata da parte della Russia

Essendo ormai entrati in ore che paiono decisive ai fini della risoluzione della crisi, la notizia di una ritirata è un segnale importante. Diversi media riportavano la data del 16 febbraio come quella dell’invasione dei confini Ucraini, notizia sbeffeggiata dallo stesso Putin e dal Ministro degli Esteri russo Lavrov.

 

Soldati (@Shutter Stock)

Nella giornata odierna si viene a sapere che, alcune truppe avrebbero lasciato il confine; la NATO rimane però in allerta. Si chiede di estendere la ritirata anche ai mezzi, che rimangono ancora schierati. D’altro canto a Mosca sostengono che il tutto fosse programmato da tempo, e che non dipenda da «isterie Occidentali».

Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in una conversazione telefonica con il segretario di Stato USA Antony Blinken, sostiene il bisogno di continuare il dialogo sulle garanzie di sicurezza, favorendo un approccio pragmatico.

Si è tenuto inoltre un importante incontro tra il Cancelliere Tedesco Olaf Scholz e Vladimir Putin. Il Cancelliere ha sostenuto fortemente l’importanza della pace e di una risoluzione non violenta. Putin afferma di reputare inaccettabile l’espansione NATO fino ai propri confini: «Da 30 anni ci dicono che non ci sarà alcun allargamento della NATO, e invece oggi la vediamo alla nostra porta di casa».

«Ci sono ragionamenti che si possono fare» dice il Presidente Russo, che si dichiara contrario alla guerra. Il segretario NATO, Jens Stoltenberg, rimane molto cauto, ma si definisce ottimista per l’apertura di Mosca al dialogo.

Si attende inoltre un intervento sulla vicenda da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden.

 

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