di Sofia Monti
Quello che successo in Russia ha dell’incredibile: una donna ha deciso di vendere suo figlio nato da soli 5 giorni per una cifra di circa 3.000 euro. Il motivo? Non aveva abbastanza soldi per sottoporsi a una rinoplastica…
La ricostruzione
Secondo la ricostruzione del giornale britannico “The Sun“, la sospettata sarebbe una donna di 33 anni. Sarebbe stata arrestata proprio prima di sottoporsi all’intervento di chirurgia plastica in Daghestan, nel sud della Russia.
Secondo le investigazioni, l’adozione illegale risale al 25 aprile. La madre del bambino, di nemmeno una settimana di vita, avrebbe fatto in modo che una coppia comprasse suo figlio per una cifra di un totale di 200.000 rubli russi.
Sembrerebbe che la donna e la coppia si siano incontrati a Kaspiysk il giorno delle dimissioni dall’ospedale e che lo scambio illegale sia stato il seguente: il bambino per una caparra di circa 2.000 rubli.
Dopo qualche settimana il bambino ha avuto bisogno di cure mediche e, visto che in ospedale è stato richiesto alla coppia il certificato di nascita, la madre si è proposta di venderglielo, probabilmente per altri 100.000 rubli, il 26 maggio.
I nuovi genitori dovevano ancora alla madre biologica il resto della cifra pattuita, ma le forze dell’ordine sono intervenute prima del versamento del saldo. Secondo i rapporti, la coppia ha spiegato che la donna gli avesse detto che quei soldi le servissero per un’operazione chirurgica al naso.
Russia: traffico di esseri umani
Attualmente sono ancora in corso le investigazioni volte all’accertamento del reato di cui le tre persone coinvolte sarebbero accusate: traffico di esseri umani. Come spiegato dal giornale precedentemente citato, la Russia è nota per avere un mercato nero di neonati. Non è, infatti, la prima volta che le autorità intervengono in casi del genere.
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