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Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli, la recensione: Un grande passo indietro per DreamWorks!

di Claudio Cassarà

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Disponibile nelle sale italiane dal 5 luglio, “Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli” è il nuovissimo film prodotto da DreamWorks Animation. La pellicola è stata scritta da Pam Brady e diretta da Kirk DeMicco. Nel cast vocale troviamo Lana Condor, Toni Collette, Annie Murphy, Jane Fonda, Sam Richardson e Jaboukie Young-White

DeMicco ha già lavorato con la DreamWorks in passato. Infatti, assieme a Chris Sanders, ha scritto e diretto “I Croods“, film che si rivelò un buon successo critico e commerciale. Purtroppo, però, la sua pellicola successiva, “Vivo” (prodotta dalla Sony Pictures Animation e distribuita da Netflix), fu una delusione. Nonostante la collaborazione con Lin-Manuel Miranda, che si occupò delle canzoni originali, e il cast di alto livello (Zoe Saldana, Michael RookerMiranda stesso), il film risulta molto anonimo e finì presto nel dimenticatoio. Inoltre, “Vivo” venne messo in secondo piano da un’altra pellicola della Sony, uscita pochi mesi prima: “I Mitchell contro le Macchine“. 

Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli” rappresenta un vero e proprio ritorno al passato per DeMicco. Con questa pellicola, il regista ritorna a dirigere un film targato DreamWorks e, inoltre, riprende alcune tematiche affrontate ne “I Croods“, come ad esempio le dinamiche presenti in una famiglia composta da persone particolari (dei cavernicoli nel primo caso e dei Kraken nel secondo). Purtroppo, “Ruby Gillman” è un film d’animazione che tenta poco e sorprende meno. È la classica pellicola che diverte i più piccoli in sala, lasciando genitori e amanti del genere con la bocca asciutta.

Il Futuro dell’Animazione

Durante i primi anni 2000, l’industria dell’animazione occidentale era completamente dominata dalla Pixar. Grazie a grandissimi classici come “Gli Incredibili“, “Ratatouille” e “Wall•E“, lo studio non aveva nessun rivale, anche a causa della crisi in casa Disney. Case di produzione quali DreamWorksSony riuscirono solo a sfiorare con poche pellicole il successo critico raggiunto dai lungometraggi Pixar di questo periodo. Questo studio raggiunse il suo apice di popolarità quando ben due suoi film d’animazione vennero nominati come miglior film agli Oscar (ovvero rispettivamente “Up” nell’edizione del 2010 e “Toy Story 3” nel 2011). In tutta la storia degli Oscar, solo tre pellicole di questo genere vennero prese in considerazione nella categoria più prestigiosa della cerimonia, e ben due erano prodotte dalla Pixar. Sembrava che nulla potesse fermare il colosso dell’industria. Purtroppo, tutte le cose belle sono destinate a finire…

Recentemente, i due colossi dell’animazione del passato stanno tristemente producendo un flop dopo l’altro. Guardando pellicole come “Strange World” per Disney e “Lightyear” o “Elemental” per Pixar, quella magia presente nei loro prodotti sembra svanita. Le due case di produzione non sono più una garanzia. Sembra come se la perfezione di un tempo sia diventata l’eccezione, non più la norma a cui erano abituati i fan. La concorrenza non ci mise molto a superare i due colossi. Basta pensare che, per adesso, i due film d’animazione del 2023 che hanno incassato di più sono “Super Mario Bros. – Il Film” (prodotto da Illumination) e “Spider-Man: Across the Spider-Verse” (di Sony Pictures). Inoltre, quest’ultimo sta venendo elogiato da pubblico e critica come uno dei migliori film dell’anno, non solo nell’ambito dell’animazione.

 

Spider-Man: Across the Spider-Verse

 

In questo panorama, un caso alquanto peculiare è rappresentato dalla DreamWorks. Lo studio è sempre stato il rivale più grande della Pixar: film come “Shrek“, “Kung Fu Panda” e “Dragon Trainer” hanno sempre raggiunto (ma mai superato) il livello della casa di produzione. Dopo un periodo di pellicole blande, sequel mediocri e (in generale) poca originalità, sotto DreamWorks esce il film rivelazione del 2022: “Il Gatto con gli Stivali 2 – L’Ultimo Desiderio“. Grazie alla pellicola, lo studio sembrava tornato ai vecchi momenti di gloria! “Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli“, pellicola successiva della DreamWorks. è invece un passo indietro sotto ogni singolo aspetto rispetto a “L’Ultimo Desiderio“. Sono tanti i problemi di questo film: non colpisce l’animazione, i personaggi e le loro dinamiche non sono memorabili, non ha un villain terrificante come il Lupo… Insomma, “Ruby Gillman” non eccelle in nulla, è un film mediocre sotto ogni aspetto.

Ruby Gillman, la Ragazza con i Tentacoli

Ruby Gillman (Lana Condor) è l’erede di una dinastia di Kraken, mostri marini temuti dagli esseri umani. Lei e la sua famiglia vivono in incognito ad Oceanside, sulla terraferma. Ruby fa di tutto per vivere una vita da teenager normale: va a scuola, passa molto tempo con il suo gruppo di amici e tenta di invitare Connor (Jaboukie Young-White) al ballo di fine anno organizzato dalla Oceanside High School. L’arrivo di Chelsea (Annie Murphy), studentessa super popolare,  scombussolerà la normale vita di Ruby: la ragazza nuova sembra conoscere il segreto della protagonista. 

Dopo un incidente, Ruby risveglia accidentalmente la propria natura da Kraken, terrorizzando la città. L’incontro con sua nonna, la regina guerriera dei sette mari Grandmamah (Jane Fonda), porterà ad uno scontro tra Kraken e Sirene, gli esseri più pericolosi dell’oceano. Tre generazioni di donne-Kraken dovranno unire le forze per fermare la Regina delle Sirene Nerissa e salvare i sette mari dalla distruzione.

 

Ruby Gillman

Un film visto e rivisto

Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli” è, in tutto e per tutto, un film che non sorprende. La pellicola decide di affrontare tematiche viste e riviste, come i cambiamenti provocati dalla fase adolescenziale. Sotto molti aspetti, “Ruby Gillman” ricorda molto “Red” di Pixar, anche se tratta questo argomento in maniera più sottile e meno evidente, sostituendo il panda rosso con il gigantesco Kraken. Il film concentra molto del suo tempo sul rapporto tra le tre diverse generazioni di donne-Kraken, ovvero Ruby, sua madre Agatha (Toni Collette) e la nonna Grandmamah. I problemi iniziano quando il trauma generazionale che spinse Agatha ad emigrare sulla terraferma, ovvero il nucleo emotivo del film, viene a malapena sviscerato. Non aiuta il fatto che, al termine della battaglia finale tra Kraken e Sirene, questo scontro venga risolto in maniera frettolosa e poco credibile.

Un lato positivo del film è il personaggio di Ruby. La ragazza, dolce ed imbranata, viene catapultata in un mondo più grande di lei senza alcun avvertimento. Durante la pellicola, le sue interazioni con la madre e con Chelsea colpiscono lo spettatore per l’innocenza della protagonista, tipica dei giovani. Non si può dire lo stesso di buona parte dei personaggi secondari: il gruppo di amici di Ruby ha un minutaggio ridicolo, non permettendo a questi di avere alcun tipo di arco narrativo. Nei suoi miseri 90 minuti, il film non riesce a sviluppare nessuno dei suoi numerosi personaggi secondari, un vero peccato!

L’unica eccezione è Chelsea, la ragazza nuova. I suoi modi da mean-girl assetata di popolarità rappresentano una buona controparte di Ruby, timida ed introversa. Inoltre, il rapporto che si instaura tra le due (per quanto prevedibile) riesce a divertire e sorprendere i più piccoli in sala.

 

Ruby Gillman

Poco minutaggio, poche sorprese

Oltre ai problemi legati ai personaggi, “Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli” non convince appieno neppure dal punto di vista dell’animazione.  La CGI utilizzata lo rende incredibilmente dimenticabile dopo poco tempo. Sembra un prodotto qualsiasi di una casa di produzione qualsiasi. Questo è un gran problema, visto che il “Gatto con gli Stivali 2 – L’Ultimo Desiderio” viene sempre ricordato, in primis, per la sua incredibile animazione. Ci sono comunque dei lati positivi. I colori vibranti ed accesi, tra cui le numerose sfumature del viola, catturano l’attenzione di tutti gli spettatori, non solo dei più giovani. Inoltre, il design di Chelsea è una chiara parodia di Ariel de “La Sirenetta“.

Un altro grande difetto di “Ruby Gillman” è il problema di ritmo. Il film è un frettoloso susseguirsi di eventi, molto spesso a malapena collegati tra loro. Lo spettatore passa da Oceanside, alla scuola di Ruby, al fondale marino, al regno di Grandmamah, di nuovo alla High School, per poi passare alla casa della ragazza. Tutto questo con pochissimi momenti di pausa. Si tratta di un film frenetico. Mancano del tutto dei momenti emotivi, nei quali il pubblico prova ad empatizzare con i personaggi.

Un altro grande problema di “Ruby Gillman” è strettamente legato al marketing della pellicola. Infatti, il trailer ufficiale spoilera completamente il twist finale del film, rendendo la visione de “La Ragazza con i Tentacoli” ancora più tediosa per un pubblico medio-adulto. Non è un buon segno quando il twist-villain e l’intero terzo atto della pellicola vengono spoilerati nel trailer!

 

Ruby Gillman

Conclusioni finali

Purtroppo, “Ruby Gillman – La Ragazza con i Tentacoli” è un vero e proprio passo indietro per DreamWorks sotto ogni aspetto. Piuttosto che raccontare una storia matura, apprezzabile da qualsiasi fascia d’età, come fatto nel loro precedente lungometraggio, il film ha come target solo ed esclusivamente un pubblico giovanissimo. Con un minutaggio bassissimo, personaggi poco sviluppati e tematiche viste e riviste, “Ruby Gillman” è una pellicola che non sorprende per nulla.

Pro

  • Il personaggio di Ruby Gillman;
  • Il buon lavoro del cast vocale;
  • I colori accesi e vibranti

Contro

  • I personaggi secondari non vengono assolutamente approfonditi;
  • Un minutaggio troppo basso;
  • Seri problemi di ritmo;
  • Storia e tematiche viste e riviste;
  • Un’animazione blanda, soprattutto rispetto al film precedente della DreamWorks;
  • Un twist-villain scontato e banale

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