Screenshot youtube, marvel comics
Rob Liefeld, storico fumettista e co-creatore di Deadpool, ha annunciato di non voler più collaborare con la Marvel, una decisione presa dopo il trattamento ricevuto alla première di “Deadpool & Wolverine” a New York.
Nel suo podcast Robservations e in un’intervista a The Hollywood Reporter, Liefeld ha raccontato di essersi sentito escluso e sminuito dalla produzione. Secondo il fumettista, lui e la sua famiglia non avrebbero ricevuto l’invito all’afterparty ufficiale del film, un dettaglio che lo ha particolarmente amareggiato. Ma il momento più spiacevole sarebbe avvenuto sul red carpet, dove Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, lo avrebbe ignorato deliberatamente. Liefeld ha spiegato di aver comunque scattato foto con il cast e la produzione, ma in seguito il suo ufficio stampa lo avrebbe informato che quelle immagini erano state cancellate. L’autore ha interpretato il gesto come una chiara dimostrazione di quanto poco fosse realmente considerato dai Marvel Studios. Tuttavia, alcune foto di lui e della sua famiglia sono comunque apparse nell’archivio di Disney Getty Images.
Questa esperienza ha portato Liefeld a fare un confronto con il trattamento ricevuto nei precedenti film di Deadpool, prodotti da 20th Century Fox. In quei casi, racconta, il suo coinvolgimento era stato molto più attivo: aveva partecipato ai test screening, collaborato con il team marketing ed era stato accolto con rispetto. “Facevo parte del processo e non ho mai creato problemi”, ha sottolineato nell’intervista.
Ma il suo attacco a Marvel e a Feige non si è limitato all’evento di New York. Liefeld ha espresso critiche più ampie, accusando il capo dei Marvel Studios di non valorizzare gli autori dei fumetti. “Questa è la mia esperienza personale”, ha dichiarato nel suo podcast, aggiungendo che Feige dovrebbe migliorare il suo rapporto con i creatori e riconoscere maggiormente il loro contributo nell’universo cinematografico.
Con queste dichiarazioni, Liefeld sembra aver messo un punto definitivo alla sua storia con la Marvel. Resta da vedere se la sua denuncia avrà conseguenze o se si tratta solo dell’ennesima frattura tra il mondo del cinema e quello dei fumetti. Continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma!
Articolo di Damiano Longo
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