Cerchio intorno al sole (@Shutterstock)
Durante quest’estate stiamo assistendo a un brusco aumento delle temperature in gran parte del nostro pianeta. Il clima sta infatti risentendo in questi ultimi anni del surriscaldamento globale, portando caldo e afa in vari luoghi. Per combattere queste ondate di alta pressione serve affidarsi ai classici ventilatori o condizionatori, nella speranza di ritrovare qualche spiraglio di aria fresca. Andiamo a vedere qualche curiosità sulle temperature più assurde.
Quando pensiamo ad un posto estremamente caldo immaginiamo spesso di trovarci a due passi dal Sole. Nonostante la vicinanza con la stella, il pianeta più prossimo ad esso non è il più caldo. Su Mercurio infatti non è presente un’atmosfera e ruota più lentamente rispetto agli altri pianeti. In queste condizioni le temperature subiscono bruschi cambiamenti, variando da oltre 400°C a quasi -200°C. Ma il primato è detenuto da Venere, vicino di Mercurio, che data la vicinanza al Sole si trova al limite della zona di abitabilità. La criticità delle condizioni climatiche è in parte dovuta anche alla presenza di un’atmosfera molto densa e composta da anidride carbonica e solforosa. L’effetto serra che si viene a creare tramuta così il pianeta in un ambiente arido, caratterizzato anche dalla presenza di vulcani estesi.
Prima di poter parlare di spazio e temperature è bene sottolineare che ogni misurazione effettuata non è così semplice come prendere in mano un termometro. Dato che lo spazio presenta una composizione decisamente varia, quella che può essere effettuata è una stima. Per fare questo viene utilizzata la legge di Planck, che considera ogni oggetto come emettitore di radiazioni in relazione alla sua temperatura. Analizzando quelle emesse dallo spazio gli scienziati sono riusciti a stabilire una temperatura approssimativamente pari a 2752 Kelvin, ben -270.4°C. Questo valore raggiunge quasi lo zero assoluto, pari a -273.15°C, ossia la temperatura più bassa alla quale il movimento della materia cesserà.
Spazio (@Shutterstock)
Come ogni anno, l’estate porta con sé ondate anomale di caldo e umidità. In questo 2023 anche in Italia si stanno raggiungendo picchi altissimi, addirittura vicini ai 50°C nella parte meridionale e nelle isole. Se facciamo un salto indietro di ben un secolo, possiamo accorgerci che c’erano posti ben più caldi che hanno stabilito dei record storici. Nel mese di settembre del 1922, in Libia venivano registrati 57.8°C nella città di el-Aziza, nella regione nord-ovest. La temperatura è stata erroneamente considerata per 90 anni come la più alta mai registrata, prima di essersi rivelata sovrastimata di 2°C. Così facendo il record passa nelle mani della Death Valley che, il 10 luglio 1913, riportava 56.7°C nella località di Furnace Creek.
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