di Federico Minelli
Lo sappiamo bene, il Qatar non ha una forte tradizione calcistica. Così, quando gli è stato assegnato il Mondiale, ha subito messo in atto un piano per poter avere stadi all’altezza dello scenario. Andiamo quindi a vedere, nel dettaglio, come verranno riutilizzati gli impianti dove si stanno giocando i Mondiali…
Un problema già visto
Il problema si è sempre posto: prima del Qatar, già Russia, Brasile e Sudafrica si erano trovati di fronte allo stesso grattacapo. Ad esempio, in Russia gli stadi utilizzati al momento sono otto dei 12 totali impiegati nella manifestazione, e tutti vengono impiegati con capacità ridotta. La Nazione medio-orientale però, non si è fatta trovare impreparata e ha fornito un dossier dettagliato, in cui viene spiegato il futuro di ogni impianto e dei suoi dintorni.
Degli otto stadi a disposizione, ben sette sono stati costruiti in tempi record, più uno, già esistente, che ha subìto comunque una forte ristrutturazione. La soluzione per evitare sprechi parte dai seggiolini: infatti, questi ultimi sono rimovibili, e al termine della kermesse intercontinentale verranno smontati e ridistribuiti ai Paesi in via di sviluppo.
Qatar: quale sarà il futuro degli impianti dopo il Mondiale?
Partiamo da due stadi che manterranno la loro funzione: l’Ahmad Bin Ali Stadium sarà la casa dell’Al Rayyan, mentre l’Al Janoub Stadium ospiterà i match dell’Al Wakrah. Inoltre, nelle zone circostanti agli impianti, si creeranno aree con parchi pubblici o zone votate allo sport, come campi da tennis o da cricket.
Anche il Khalifa International Stadium, il più antico, continuerà ad ospitare le partite casalinghe del Qatar. Tutt’intorno ci sarà un ospedale, un’accademia sportiva, hotel, un centro acquatico e tante altre strutture per lo sviluppo dello sport. L’Al Thumama Stadium sarà la casa di due squadre qatariote e inoltre ospiterà una clinica sportiva, con piste da corsa e da jogging nelle vicinanze.
L’Education City Stadium, invece, sarà il teatro della Nazionale femminile del Qatar; non solo, perché potrà essere sfruttato anche dagli studenti che vivranno in zona. Infatti, questo stadio è costruito in una zona di sviluppo per la conoscenza e lo studio: in questo sito sorgeranno due scuole.
L’Al Bayt Stadium, invece, ospiterà dei boutique hotel, dei luoghi sportivi e anche strutture per la comunità, come parchi pubblici. Lo Stadium 974, invece, è forse il progetto più particolare: è uno stadio totalmente smantellabile, costruito con dei container, che avrà uno sviluppo alternativo, probabilmente legato al mare, molto vicino. L’ultimo, il Lusail Stadium, non ha ancora un futuro scritto; sono tante le opzioni che sono poste al vaglio e tutte extra calcistiche, ma con ogni probabilità il complesso diverrà parte integrante della zona residenziale circostante.
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