Attualità

Puglia, scampata tragedia dopo l’assalto di uno squalo toro

Il mondo marino è sicuramente affascinante, che lo si ami o lo si odi. Ma per quanto lo si conosca, i pericoli sono sempre dietro l’angolo: lo sa bene Giuseppe Lorusso, farmacista amante del kayak, dopo il pericoloso incontro con uno squalo toro.

Squalo toro al largo della Puglia

Ebbene si, anche nei mari della nostra penisola non è così raro trovare differenti specie di squalo, tra cui alcuni giganti molto pericolosi. Uno tra tutti, è lo squalo toro, irrequieto animale che può arrivare fino a 320 centimetri di lunghezza per 90 kili di peso.

 

Squalo Toro (@Shutterstock)

 

Lo scorso primo maggio, come mostrato a “La Vita in Diretta” su Rai 1, a 70 metri dalle coste pugliesi, Giovanni Lorusso, amante del kayak e del mondo marino, si è trovato in una situazione di estremo pericolo. Al largo di Ginosa Marina, in provincia di Taranto, lui e un suo amico si sono imbattuti in una strana sagoma galleggiante. Stando alla ricostruzione dell’uomo, i due, incuriositi dalla figura, si sono avvicinati per poi rendersi conto della presenza del grande animale. Un attacco fulmineo, nemmeno il tempo di riflettere, che i denti dello squalo hanno sfiorato lo scafo dell’imbarcazione.

L’attacco dello squalo

Una reazione istantanea quella di Giovanni che racconta:

“Con lucidità e freddezza ho contrastato vigorosamente con la mia pagaia l’attacco dello squalo che ha tentato un paio di volte di farmi cadere dal mezzo, prima lateralmente e poi passando di sotto e scuotendo il kayak”. I colpi inferti all’animale sono bastati a farlo demordere. Il punto debole di questi grandi predatori è la testa, un colpo violento riuscirebbe a destabilizzarli. La cultura di Giovanni sul mondo marino, gli ha fatto ipotizzare che per la stazza e la forza, poteva trattarsi di uno squalo toro. Questi grandi animali frequentano le nostre acque, e sono soliti non attaccare gli umani, specie se affamati.

Illesi ma ancora sotto shock

“Mi considero un ospite in mare e non farei mai del male agli squali che sono all’apice della catena alimentare e quindi come tali fondamentali per la salute dei mari. Il mio è solo un invito alla prudenza e soprattutto a non sottovalutare mai gli ecosistemi complessi. Il mare è come una foresta con le sue bellezze e i suoi feroci predatori, prima di entrarvi bisogna essere consapevoli che possa accadere l’imponderabile.”, le parole di Giovannj, che aggiunge di voler tornare in mare il prima possibile. Niente danni riportati dai due malcapitati, usciti illesi dal feroce attacco, ma ancora sotto shock.

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Lorenzo Scorsoni

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