di Fabio Danei
Dopo l’assurdo attacco di un noto senatore ai videogiochi, ecco che arriva uno studio che, come tanti altri, mette in risalto come il mondo videoludico possa aiutare le persone. È il turno della London School of Economics, che con un recente studio ha evidenziato come Pokémon GO riesca a combattere la depressione. Prima di proseguire con l’articolo è doveroso specificare, però, che con il termine “depressione”, in questo caso, non si indicano disturbi depressivi cronici o gravi, ma forme più lievi o non cliniche.
Pokémon GO: un’arma contro la depressione
Lo studio pubblicato dalla London School of Economics (che potete trovare qui) ha mostrato come nel periodo successivo al rilascio di Pokémon GO sia stata registrata una diminuzione delle ricerche di parole come “depressione”, “stress” o “stanchezza”. È possibile affermare una cosa del genere con certezza grazie al rilascio scaglionato del gioco, che ha aiutato molto nella raccolta dei dati.
I ricercatori hanno studiato i dati relativi alle ricerche correlate alla depressione nei sei mesi precedenti al rilascio di Pokémon GO nelle varie regioni, per poi confrontarli con quelli registrati dopo il lancio. I numeri parlano chiaro: le ricerche sono diminuite nelle varie regioni proprio in concomitanza con l’uscita del gioco.
Questa, ovviamente, non è una coincidenza e anche qui i ricercatori ci spiegano perché. Pokémon GO, come tutti gli altri giochi che sfruttano delle meccaniche simili, incoraggiano attività benefiche per il nostro organismo. Fare attività fisica, stare a contatto con la natura e socializzare sono tutte azioni che sono quasi inevitabili se si vuole diventare un vero allenatore di Pokémon. E, guardacaso, queste attività sono ottime anche per migliorare la salute mentale. Ecco spiegata la diminuzione delle ricerche sulla depressione; anche se è doveroso specificare che, con il tempo, i numeri si sono rialzati e con l’arrivo del Covid, ovviamente, la situazione non è migliorata.
(@pokemongolive.it)
Un altro punto a favore dei videogiochi
Insomma, in parole povere i giochi basati sulla geolocalizzazione incoraggiano a uscire e farsi una bella passeggiata in compagnia, e questo aiuta molto la nostra sanità mentale. Sembra una cosa banale e di poco conto, ma non lo è: avere un’arma in più contro la depressione (anche se lieve) può essere solo un bene. I ricercatori, inoltre, sono stati molto meticolosi nella ricerca dei dati, il che aumenta ancor di più l’importanza di questo studio. A questo proposito vi consigliamo di dare un’occhiata allo studio completo linkato precedentemente, così da avere un quadro ancora più preciso.
Alla lunga lista di benefici che i videogiochi possono portare con sé si aggiunge quindi un altro punto. Se volete rimanere aggiornati su questo e su molti altri argomenti, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.
Articoli correlati:
- Attacco ai videogiocatori in diretta TV: “Sono come cocainomani”. È ora di darci un taglio
- Videogiochi: un’arma contro l’ansia
- Videogiochi per visitare il mondo
© RIPRODUZIONE RISERVATA