di Enrico Tiberio Romano
Un evento geologico recentemente osservato suggerisce l’ipotesi che anche Plutone nel Sistema Solare nasconda un oceano di acqua liquida al di sotto della sua superficie. Ecco i dettagli delle nuove scoperte sul pianeta nano che potrebbero rivelarsi molto importanti nella ricerca della vita e nella nostra comprensione di ciò che ci sta intorno!
C’è un oceano d’acqua su Plutone?
La scoperta di lava ghiacciata eruttata da un supervulcano pochi milioni di anni fa, tempo irrisorio in termini cosmici, fornisce un importante indizio verso la presenza di un oceano sotterraneo su Plutone, elemento fino ad oggi mai considerato. La glaciazione della lava indicherebbe che il pianeta nano, nonostante le sue dimensioni, conservi al suo interno più calore di quanto si pensasse per alimentare l’attività vulcanica e mantenere allo stato liquido l’acqua presente nel sottosuolo.
Questa deduzione è stata presentata sulla piattaforma arXiv dall’Università americana della Florida Centrale e si aspetta ancora che lo studio passi al vaglio della comunità scientifica, per cui è giusto parlare di teorie o ipotesi. Basandosi sui dati raccolti dalla sonda New Horizons gli esperti hanno analizzato le immagini del cratere Kiladze che si riteneva risalisse all’impatto di qualche meteorite ma guardandolo più attentamente si è scoperto come nasconda ghiaccio d’acqua. L’elemento che ci è molto familiare, risulta alieno rispetto al metano e all’azoto ghiacciati che coprono la maggior parte della superficie di Plutone.
Il cratere potrebbe quindi essere una struttura vulcanica larga circa 44 chilometri che erutta lava ghiacciata in un fenomeno noto come criovulcanismo. Resta un mistero ancora da chiarire però quale sia la fonte di calore che alimenta gli eventi vulcanici, presenti anche su Giove e Saturno in questa forma.
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