La Juventus è sotto inchiesta per diversi casi legati ad operazioni di plusvalenze. Sono sei gli indagati con ipotesi di falso in bilancio e false fatturazioni: tra questi, il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved e l’ex ds Paratici, oltre ad altri tre dirigenti dell’area finanziaria.
Ieri pomeriggio, la Guardia di Finanza ha perquisito le sedi della Juventus a Torino e Milano. L’obiettivo era quello di recuperare alcuni documenti riguardanti movimenti di mercato e formazione dei bilanci per gli anni 2019, 2020 e 2021.
La Procura di Torino ha aperto un fascicolo dopo che, precedentemente, Consob e Covisoc avevano avviato alcune verifiche nello scorso luglio. Secondo quest’ultima, infatti, bisognava approfondire diversi casi legati ad operazioni di plusvalenze.
Sotto la lente d’ingrandimento, ci sarebbe quella riguardante lo scambio Pjanic–Arthur. In ogni caso, si tratta di movimenti di circa 50 milioni di euro.
Il comunicato della Procura di Torino è stato emesso poco prima delle 23 del giorno 26 novembre. Si legge: “Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a.“.
“I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci“.
“Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva“.
“Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti“.
“A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana (…)”.
“L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni”.
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