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PlayStation Plus: ecco il nostro parere dopo aver provato i nuovi livelli d’abbonamento

di William Tinella

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Il PlayStation Plus ha visto nelle scorse settimane una rivisitazione completa. Ora il servizio d’abbonamento di Sony assomiglia di più al Game Pass di Xbox, seppur siano presenti ancora sostanziali differenze. I nuovi livelli d’abbonamento, Extra e Premium, garantiscono ai giocatori centinaia e centinaia di titoli, streaming nel cloud, prove di giochi e anche un catalogo di classici retrò. Dopo aver provato il servizio per qualche settimana, ecco il nostro parere.

PlayStation Plus, ottimo catalogo ma…

Uno dei fiori d’occhiello con il quale è stato lanciato il nuovo PlayStation Plus è stato il vastissimo catalogo di giochi Ps4 e Ps5 ma anche il catalogo dei classici. Potete visionare l’intero catalogo direttamente sul sito di PlayStation.ì La lista è davvero ampia, si contano all’incirca 400 titoli per gli abbonati ad Extra e oltre 400 in ulteriore aggiunta ai solo abbonati Premium. Ottimi numeri e ottimo catalogo nel complessivo, ma qualcosa non torna lato classici.

Infatti, seppur ci siano grandissimi titoli come Syphon Filter, Ape’s Escape, Worms e tanti altri, l’impressione è che manchi sempre qualcosa. Ma solo perché Sony possiede una storia videoludica così grande che le assenze nel servizio sono tante se consideriamo il marchio PlayStation. La totale assenza della saga di Metal Gear, di Tekken, i vari Tomb Raider, Silent Hill e tanti altri, sono pesanti se dietro c’è l’azienda più grande al mondo nel settore dell’intrattenimento videoludico. Anche il catalogo PlayStation 3, che è disponibile solo in streaming, è costellato da tante assenze importanti.

 

playstation plus

 

Mentre, invece, il catalogo dei giochi PlayStation 4 e 5 può vantare un’ottima varietà e qualità. Sono infatti presenti sia grandi titoli più recenti come Demon’s Soul Remake e Returnal, ma anche le grandi esclusive PlayStation degli ultimi 10 anni. Consigliatissimo per tutti coloro che si sono persi qualche titolo nel tempo. Nel complessivo l’offerta di Sony è molto buona, tuttavia ancora carente. Ma il tutto è tranquillamente perdonabile qualora Sony aggiornasse il catalogo nel tempo.

Un grosso applauso all’emulatore PS1/2, ma ancora dubbi sullo streaming

L’idea di virtual console, cioè un posto dove poter giocare sia i titoli delle scorse generazioni che quella attuale è sempre stato un sogno per tutti i videogiocatori. Sony ha sicuramente fatto un passo enorme in avanti in questo senso, offrendo un’emulatore dei classici davvero degno di nota. L’emulazione dei titoli PS1, PS2 e PSP funziona davvero bene, con nuove funzionalità che bypassano alcune meccaniche obsolete. Ad esempio, grazie al menù di comando è possibile riavvolgere la propria partita o creare salvataggi “esterni” al gioco. Una grande idea visto che i titoli vecchi hanno spesso dei sistemi di salvataggio poco funzionali.

Ottima anche lo scaling in HD e le diverse opzioni per modificare l’aspetto estetico grazie a dei filtri visivi. Sotto questo punto di vista, Sony ha davvero ben investito nell’emulazione. E, a quanto si legge da diversi annunci lavorativi, ancora sta continuando a investirci. Mentre una nota dolente è ancora PlayStation 3. Purtroppo l’architettura della tre ha davvero rovinato i programmi della compagnia giapponese, vista l’incompatibilità con tutto. Questo costringe allo streaming dei titoli PS3. E come funziona lo streaming?

 

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Beh, è tutto un dire. Dipende quasi unicamente dalla propria connessione internet. I test che abbiamo effettuato danno segnali discordanti. In un momento della giornata, con una connessione che segnava circa 25 Mb/s e una latenza di 58 ms, lo streaming non era nemmeno avviabile. Mentre in altri momenti dove la connessione che abbiamo usato segnava circa 40 Mb/s e una latenza inferiore, lo streaming era possibile e anche godibile. Anche se è ancora migliorabile visto un leggero input lag e la presenza di qualche artefatto grafico. Segnaliamo anche l’impossibilità di eseguire screenshot mentre si gioca in streaming.

Versioni di prova, costi e considerazioni finali sul PlayStation Plus

Un’altra aggiunta per gli abbonati solo al tier Premium sono le versioni di prova di alcuni titoli. Questa funzione secondo noi è concettualmente sbagliata. Va bene aggiungere nuovi privilegi solo per il tier più alto, ma è anche vero che ogni giocatore, in quanto consumatore, dovrebbe poter provare almeno per qualche ora il gioco che è intenzionato ad acquistare. Come ad esempio succede su Steam, che presenta delle demo gratuite della stragrande maggioranza dei titoli. La demo di un gioco dovrebbe essere un diritto garantito per tutti a priori, specie quando si va a spendere potenzialmente 70-80 euro per un titolo nuovo. Inoltre, ad oggi si contano praticamente sulle dita di una mano le versioni di prova disponibili.

 

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Per quanto riguarda i costi invece il discorso è più soggettivo e complesso. Non considerando il PlayStation Plus Essential che sarebbe il vecchio Plus, il costo mensile di Extra e Premium potrebbe essere leggermente alto. Ricordiamo che un mese di Plus Extra costa 13.99€, mentre un mese di Plus Premium 16.99€. Magari qualche euro di meno renderebbe il servizio un must-have. Anche se c’è da considerare che il vero affare lo si fa acquistando il trimestrale o l’annuale. Questo perché Sony ha puntato di più sul vendere l’annuale che il mensile, visto che è l’opzione di vendita più diffusa, come riferito dallo stesso Jim Ryan.

PRO

  • Catalogo PS4/5 davvero vasto e vario
  • Prezzo tutto sommato accettabile, soprattutto nella forma dell’annuale
  • Ottimo il calcolo dei costi dell’upgrade tra tier
  • Ottima emulazione dei classici

CONTRO

  • Catalogo dei classici con troppe assenze importanti
  • Sbagliato inserire le versioni di prova solo per i Premium
  • Streaming ancora da migliorare

In conclusione, il nuovo PlayStation Plus risulta essere davvero un’ottima svolta per Sony che può vantare di offrire il catalogo più ampio di tutta la concorrenza. Alcune mancanze sono ancora presenti ma confidiamo in corposi miglioramenti nel tempo. Non un clone o un vero rivale per il Game Pass di Microsoft, ma sicuramente un passo avanti, un’alternativa importante alla concorrenza. Per altre notizie, approfondimenti e guide continua a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.

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