di davide gerace
Il pilota era “senza patente” e quindi l’aereo non poteva partire. Un caso clamoroso che ha costretto un aereo della Virgin Atlantic a tornare indietro dopo circa mezz’ora dalla partenza.
Al pilota mancava l’esame finale
Come riporta il Corriere della Sera, la vicenda ha coinvolto un volo della compagnia britannica Virgin Atlantic partito da Londra e diretto a New York. Il pilota, anzi co-pilota, protagonista della vicenda lavora nella compagnia dal 2017. Secondo le norme della Gran Bretagna, il pilota sarebbe stato pienamente qualificato per condurre il velivolo. Ciò che mancava al giovane, però, era l’ultimo step richiesto da Virgin Atlantic: un «volo di valutazione finale» accanto a un comandante abilitato come istruttore.
Il suo collega di volo, seppur fosse molto esperto, non aveva il grado di istruttore. Peccato che questo “piccolo” dettaglio sia stato scoperto dopo più di mezz’ora dalla partenza dell’aereo. Nonostante ciò, per non violare il protocollo interno il velivolo ha fatto dietrofront, tornando a Londra.
Aereo (@Shutterstock)
Diverse ore di ritardo
La compagnia aerea britannica ha spiegato: “Il primo ufficiale qualificato, che volava accanto a un comandante esperto, è stato sostituito con un nuovo pilota per garantire la piena conformità con i protocolli di formazione di Virgin Atlantic, che superano gli standard del settore. Ci scusiamo per l’inconveniente causato ai nostri clienti.”
L’aereo alla fine ha comunque accumulato molto ritardo. Una volta sostituito il pilota, il volo è atterrato a New York circa due ore e quaranta minuti dopo l’orario previsto. Non abbastanza per i passeggeri per ottenere un rimborso: Virgin risarcisce il biglietto solo a fronte di ritardi superiori alle quattro ore. Oltre al danno anche la beffa!
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