Pierfrancesco Favino si scaglia contro il Ferrari di Adam Driver: “è appropriazione culturale”

La 80ª edizione del Festival del Cinema di Venezia è ufficialmente iniziata, attirando appassionati e giornalisti da tutto il mondo nella splendida cornice del capoluogo veneto. Il tanto atteso festival presenta una variegata selezione di pellicole che sono attese con trepidazione da un vasto pubblico…

La Mostra del Cinema di Venezia si è aperta ufficialmente al pubblico lo scorso mercoledì con il film “Comandante,” interpretato da Favino, sostituito all’ultimo momento con il tanto atteso “Challengers” di Luca Guadagnino posticipato al prossimo anno a causa degli scioperi sul suolo hollywoodiano. In seguito, sono state proiettate altre pellicole altamente anticipate, tra cui “Povere Creature” di Yorgos Lanthimos, “Finalmente L’alba” di Saverio Costanzo, e il tanto discusso “Ferrari,” diretto da Michael Mann e con Adam Driver nel ruolo del celebre pilota Drake.

Ma sembrerebbe che il film dedicato a uno degli imprenditori italiani più rivoluzionari del secolo scorso stia già suscitando dibattiti nella laguna veneta. Infatti, durante la conferenza stampa per “Adagio” di Stefano Sollima, è stato Pierfrancesco Favino a esprimere critiche nei confronti della pellicola. La sua prima affermazione polemica riguardava “House of Gucci,” diretto anch’esso da Mann, in cui ha sottolineato che i Gucci sembravano avere l’accento del New Jersey, una dichiarazione che ha suscitato sicuramente interesse. E successivamente, l’attore ha approfondito il suo pensiero su “Ferrari,” criticando la scelta di Adam Driver per il ruolo principale e sollevando preoccupazioni riguardo all’appropriazione culturale e ricorrendo addirittura a usare parole come un “disprezzo” nei confronti del sistema italiano.