Anche il mondo del cinema piange la scomparsa di Pelé, vera leggenda della storia del calcio. “O Rei” fu infatti protagonista di un ruolo iconico in “Fuga per la vittoria“, film di John Huston del 1981 con Sylvester Stallone.
1942. Seconda guerra mondiale. In un gremito stadio della Francia occupata va in scena una partita di calcio per la storia. Da una parte un gruppo di prigionieri Alleati, provenienti dalle nazioni più disparate del vecchio e nuovo continente. Dall’altra, quella che doveva essere una selezione di militari nazisti viene soppiantata dalla stessa Nazionale tedesca. In palio: l’onore, il riscatto, l’orgoglio. Ma soprattutto, la libertà, quella rappresentata da una fuga per la vittoria.
È questa la leggendaria partita messa in campo da John Huston, che nel 1981 diresse “Fuga per la vittoria“. Ed è con queste immagini in mente che vogliamo ricordare Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè, per molti il più grande giocatore della storia del calcio. Perché il suo volto, il suo tocco, la sua classe incrociarono in quella fittizia partita anche la storia del cinema. “O Rei” faceva infatti parte della squadra di calcio degli Alleati, e fu proprio un suo iconico gol in rovesciata a fissare il 4-4 finale. Una prodezza così straordinaria da far applaudire persino il gerarca nazista, interpretato da Max von Sydow.
Da un’icona del calcio ad un’icona del cinema. Sul set di “Fuga per la vittoria” molti furono gli ex calciatori coinvolti nel progetto (come Bobby Moore), interpreti della squadra di calcio alleata. Ma tra essi ovviamente fu la stella di Pelè a brillare più fulgidamente. Accanto a loro due soli attori professionisti si cimentarono in ruoli da calciatori: Michael Caine (interprete del capitano della squadra) e Sylvester Stallone (improbabile portiere). Quest’ultimo per prepararsi alle riprese si allenò con Gordon Banks, portiere della Nazionale inglese campione del mondo nel 1966. D’altra parte fu proprio per poter recitare accanto a Pelè che Caine accettò il ruolo.
All’epoca “O Rei” si era da poco ritirato dalle scene, avendo appeso gli scarpini al chiodo appena tre anni prima. La sua presenza nel film, oltre a richiamare gli appassionati del calcio, fu utile per la sua conoscenza del gioco e per coreografare le azioni della partita. Al culmine della quale avviene il suo straordinario gesto tecnico: l’epica rovesciata, icona del suo gioco e della sua maestria nella realtà, viene riproposta nel film come immagine dello “schiaffo” morale inferto dai prigionieri alleati agli oppressori tedeschi.
Tante sono state le personalità in vista di tutto il mondo che hanno voluto omaggiare la scomparsa di Pelè. Tra loro non poteva mancare appunto Sylvester Stallone, suo compagno di squadra e di set più di 40 anni fa. L’attore ha voluto affidare il suo ricordo ad un post su Instagram, con una immagine che lo vede in compagnia di Pelè e un frame del film.
Anche noi di NCS ci uniamo al ricordo di una leggenda come Pelè.
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