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Pallone d’Oro: rivoluzione nei criteri di assegnazione

di Alessandro Colepio

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Il Pallone d’Oro è il maggior riconoscimento individuale per un calciatore. Viene assegnato da France Football, grazie anche alle votazioni di una giuria di giornalisti provenienti da tutto il mondo, e premia il miglior giocatore dell’anno. In questo ultimo decennio abbiamo assistito ad un dominio totale di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, che lo hanno alzato al cielo rispettivamente 7 e 5 volte. L’unica eccezione è stata la vittoria di Luka Modric nel 2018, il quale ha interrotto un monopolio che durava addirittura dal 2008.

Mai come in questi ultimi due anni, però, il premio è stato oggetto di forti polemiche. In particolare, la non assegnazione del Pallone d’Oro 2020 (che sarebbe andato sicuramente nelle mani di Lewandowski), e la vittoria di Messi nell’ultima edizione, hanno sollevato un vespaio di critiche verso i criteri di votazione, che a molti sono sembrati alquanto incoerenti con la storia passata del trofeo. France Football è tornata quindi sui suoi passi, e ha annunciato la modifica di due ambiti del sistema di valutazione.

La rivoluzione del Pallone d’Oro

Stando al comunicato ufficiale di France Football, la prima svolta sarà il taglio dei giornalisti votanti: il numero sarà infatti ridotto da 170 a 100; verrà quindi selezionato un giurato per ogni Paese nella top 100 del Ranking FIFA. La seconda modifica, ancora più radicale, riguarda uno dei pilastri della formula del premio.

Il Pallone d’Oro è sempre stato assegnato verso la fine dell’anno, con una sontuosa cerimonia a Parigi, in cui tutte le stelle del mondo del calcio e non solo, si riunivano per conoscere il vincitore. In questo modo, ad essere valutato era l’anno solare precedente, ossia quello iniziato a gennaio. Di fatto i giornalisti votavano non una stagione per intero, ma bensì si concentravano sulla seconda “metà” della stagione precedente, e la parte iniziale di quella corrente. Dovendo giudicare parti di stagioni differenti, spesso la votazione finale non riusciva ad esprimere al meglio i reali valori visti in campo.

France Football ha quindi annunciato che da quest’anno, il premio sarà assegnato ad ottobre, e andrà a premiare il miglior giocatore della stagione passata, prendendola in esame dal suo inizio fino alla fine, comprendendo anche i tornei internazionali estivi.

La Champions League avrà quindi un peso diverso: la competizione sarà analizzata per intero, e non a spezzoni, con un particolare interesse per la finale. La nuova cerimonia del Pallone d’Oro avrà quindi luogo ad ottobre 2022.

Maglie

Leo Messi (@Shutter Stock)

Le parole di France Football

La Gazzetta dello Sport riporta le affermazioni di Pascal Ferré, caporedattore di France Football:

“Questa è l’occasione per dare nuovo slancio al premio. Sino a ieri giudicavamo i giocatori su due mezze stagioni. In questo modo la scelta sarà più comprensibile.”

Sembra che le polemiche degli ultimi tempi abbiano veramente colpito nel segno. Il premio più importante di tutti può cambiare completamente la carriera di un calciatore, e proprio per questo, i giocatori meritano chiarezza. Negli ultimi tempi i criteri sembravano molto confusionari; a volte si guardava più al numero di trofei vinti, altre volte alle statistiche individuali. Adesso però siamo sulla buona strada per rivedere un Pallone d’Oro oggettivo e coerente con ciò che rappresenta.

 

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di Alessandro Colepio

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