Karim Benzema (@Shutterstock)
Karim Benzema è stato nominato il miglior giocatore della stagione 2021/22 da France Football; un riconoscimento che è frutto di una crescita costante negli ultimi anni, incrementata da quando è riuscito ad essere il punto di riferimento del Real Madrid dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, nell’ormai lontano 2018. L’impegno e la dedizione alla maglia, quindi, hanno contribuito in maniera importante alla sua ascesa tra i migliori di sempre; ora infatti, il francese può vantare anche un Pallone d’Oro, da aggiungere alla sua straordinaria collezione di trofei…
Quest’anno è stato un anno di cambiamenti per il prestigioso premio istituito da France Football; per la prima volta, infatti, si è tenuta in considerazione la stagione calcistica e non l’anno solare. Inoltre, è stato dato maggiore peso all’individualità del giocatore rispetto ai trofei di squadra, senza dimenticare la classe del calciatore stesso e il “senso” di fair play.
E alla fine, l’ha spuntata proprio Benzema, che ha senza dubbio meritato il Pallone d’Oro, in quella che passerà agli annali come un’edizione storica sotto alcuni aspetti. Un po’ per il cambiamento di alcuni criteri, un po’ perché l’era di Ronaldo e Messi sembra essere definitivamente (e tristemente) giunta al termine…
Un Pallone d’Oro sognato, inseguito e agognato da Benzema, che finalmente è arrivato; è quindi il primo riconoscimento di questo tipo della sua carriera ed è arrivato nell’anno in cui l’attaccante del Real Madrid si è consacrato nell’Olimpo del calcio. L’ascesa è stata senza dubbio “spinta” dalla vittoria de La Liga, della Supercoppa spagnola e della Champions League.
Sono 46 le presenze totali, accompagnate da una predisposizione al gol fenomenale; infatti, sono 44 le reti messe a segno da Benzema, che condisce il tutto con 15 assist stagionali. Un condottiero che, finalmente, è riuscito a caricarsi sulle spalle la propria squadra di club anche raffinando, grazie alla sua esperienza e al suo talento, diamanti grezzi come Vinicius Jr. o Rodrygo.
Karim Benzema (@Shutterstock)
Detto questo, è ovvio che il contributo del francese sia risultato fondamentale per i successi ottenuti dal Real Madrid; nella sola Liga, in 32 presenze, ha infatti segnato 27 delle 80 reti segnate dai Blancos di Carlo Ancelotti, e ne ha assistito ben 12. Insomma, poco meno della metà dei gol del club sono partiti da lui, o portano proprio la sua firma. Discorso molto simile quello che invece riguarda la Champions League, dove Benzema in 12 presenze, ha segnato 15 reti e regalato due passaggi vincenti ai compagni; anche in questo caso, nei gol segnati dal Real c’è, per una buona metà, lo zampino del numero nove.
In conclusione, non c’è alcun dubbio sulla legittimità del riconoscimento a lui assegnato, che come detto, rappresenta il punto finale al duopolio condiviso da Cristiano Ronaldo e da Lionel Messi. Ora, forse, c’è solo un sassolino in più di cui liberarsi: ripetere gli straordinari successi ottenuti con la propria Nazionale, che ha vinto gli ultimi due trofei (Nations League 2020/21 e Mondiale 2018) senza di lui. Il Qatar, quindi, aspetta il neo-Pallone d’Oro…
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