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Oswald, il Coniglio fortunato – Sapete davvero com’è nato Topolino?

Oswald, il coniglio fortunato. A molti di voi questo nome non sarà nuovo; parliamo infatti di un personaggio nato dalla mente brillante di Walt Disney nel 1927, prima ancora che Topolino vedesse la luce. Ma soprattutto, parliamo di quello che è da considerarsi a tutti gli effetti il cartone animato “fondatore” dell’azienda stessa. Un prodotto che avrebbe meritato ben altro rispetto a ciò che il destino gli ha riservato.

Le sue vicende sono strettamente legate alla vita privata e professionale del suo ideatore, e perfino a quelle del suo successore ed erede naturale, ovvero il topo più famoso di tutti i tempi. Andiamo quindi a scoprire insieme la meravigliosa (seppur triste) storia che accompagna l’amato coniglietto Oswald!

Gli inizi di Walt e la nascita della “Disney Bros.”

Dopo un’infanzia ed un’adolescenza piuttosto complicate, Walt Disney fondò la allora “Disney Bros.” insieme con suo fratello Roy e grazie alla produttrice di Hollywood Margareth Winkler. La prima produzione originale fu “Alice in Cartoonland” (1925), un prodotto a dir poco rivoluzionario per l’epoca. All’opera Walt aveva già iniziato a lavorare in precedenza insieme con il collega Ub Iwerks.

Quest’ultimo si unì infatti fin da subito alla neonata “Disney Bros.” e si iniziò a produrre (in un garage) questa serie animata in sei episodi in un misto di live action ed animazione vera e propria, da proporre ai cinema locali. La produzione fu un vero successo di pubblico, ma il rapporto tra gli alti costi di produzione e la scarsa capacità di profitto portò ad un guadagno quasi nullo. Nonostante ciò, dopo il matrimonio, Walt Disney fondò il suo studio d’animazione, i “Walt Disney Studios”.

L’idea si rivelò essere vincente, perché Walt riuscì ad includere tutti i lavoratori (e le rispettive famiglie) “sotto un unico tetto”. Gli studi erano nient’altro che un piccolo edificio, ma tutt’attorno vennero costruite le case dei dipendenti, per stare tutti vicini in una sola grande comunità. Era un periodo in cui tutti iniziavano ad essere interessati ai cartoni animati, ed ogni major puntava ad averne uno tutto suo. Anche la Universal, ai tempi azienda gigantesca, cercava un buon cartone come simbolo, ed è qui che (purtroppo) entra in gioco Oswald

 

L’uomo che rubò Oswald a Walt Disney…

Margareth Winkler, produttrice nonché persona molto influente negli ambienti hollywoodiani dell’epoca, commissionò alla Disney un cartone animato con protagonista un coniglio; nacque così “Oswald, il coniglio fortunato”. Tre cortometraggi al mese che garantirono un successo clamoroso, perché il personaggio era più mobile, allegro e dinamico rispetto a tutti gli altri cartoni in circolazione in quel momento.

C’era tanta tecnica in quei lavori, e Walt Disney iniziò quindi a raccogliere i primi veri frutti del suo lavoro, guadagnando cifre finalmente importanti, ma ancora non abbastanza per le spese di produzione. Ed è in questo frangente che entra in scena Charles Mintz, distributore della Universal, che si rivelerà poi essere un personaggio determinante per le sorti di Oswald.

Charles Mintz era da poco convolato a nozze proprio con Margareth Winkler, ormai produttrice della Disney, e ben presto decise di proporre in segreto ad Ub Iwerks di tradire il suo collega e amico Walt; gli venne chiesto di preparare nuovi episodi senza il coinvolgimento di Disney. Iwerks però non accettò di tradire il compagno, nonostante tutti gli altri dipendenti dello studio d’animazione avessero già firmato in gran segreto un nuovo contratto proprio con la stessa Universal, che li aveva evidentemente convinti a cambiare aria e trasferirsi a New York. Informati dall’amico Ub, Walt Disney e sua moglie presero un treno e si recarono nella “Grande Mela”, agli studi della Universal; qui incontrarono finalmente Charles Mintz, l’uomo che rubò Oswald a Walt Disney…

… e il topolino che ne prese l’eredità

Purtroppo, Walt aveva firmato un contratto comprensivo di una clausola di cui non era assolutamente a conoscenza prima di quel momento; carte alla mano, la Universal possedeva ormai i diritti su Oswald, ceduti involontariamente dallo stesso Disney, e non c’era più nulla che si potesse fare.

Il coniglio fortunato gli era stato rubato; così tornò a casa senza soldi, senza cartone animato e con la Disney Bros. ormai finita. Dopo l’enorme batosta, Walt rincasò senza sapere cosa ne sarebbe stato del suo futuro ma, ripensando ai momenti di grande difficoltà già affrontati in passato, ricordò di quando viveva in uno sgabuzzino e si lavava in stazione; e sapete in quel periodo chi spesso si era recato da lui in cerca di cibo? Un piccolo topolino…

 

 

È quindi in questo momento che inizia la storia del topo più famoso al mondo, nonché una delle icone più riconoscibili nella storia moderna dell’umanità. Eppure Oswald rimase nel cuore di Walt, che aveva in mente per lui ciò che poi è stato donato in retaggio a Topolino.

Alcuni di voi probabilmente conosceranno Oswald per i videogiochi di successo della serie “Epic Mickey”, possibili grazie ad un successivo (inaspettato) accordo tra le due major coinvolte. Soltanto nel 2006 infatti la Disney riottiene i diritti su Oswald in cambio del passaggio del telecronista sportivo Al Michaels dalle emittenti ABC ed ESPN alla NBC, affiliata alla Universal.

Purtroppo però Walt Disney non l’ha mai saputo, perché ci ha lasciati nel lontano 1966…

Per quanto quindi la vita di Oswald sia malinconica ma allo stesso tempo significativa per la nascita di una delle più grandi icone mondiali, la storia di questi due personaggi “fratelli” è strettamente intrecciata con quella di “papà” Walt Disney, il cui percorso è una meravigliosa storia di perseveranza, che ci ricorda sempre quanto è importante rincorrere i propri sogni, a costo di grandi sacrifici e batoste tremende.

Senza retorica o banalità di sorta, chiudiamo quindi questo piccolo excursus con la sua citazione più famosa:

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

 

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Domenico Scala

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