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Only Murders In The Building S01, la recensione: un caso da podcast

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile su Disney+ nella sezione Star, “Only Murders In The Building” è una serie crime-comedy con Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short composta da 10 episodi. Ideata da John Hoffman e Steve Martin, la storia vede i protagonisti risolvere un caso all’interno del loro palazzo.

Cosa succede se la tua passione per i podcast riguardanti i true crime diventasse realtà? “Only Murders In The Building” attraverso questa domanda mette in moto un racconto comedy raffinato e con colpi di scena ben piazzati sfruttando al meglio il trio protagonista. Rinnovato per una seconda stagione, nonostante i molti elementi positivi presenti nei 10 episodi che compongono questa prima parte, la risoluzione finale arriva velocemente.

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Un caso di omicidio e un podcast per risolverlo

Dopo la scoperta di un’orribile morte all’Arconia, un palazzo di lusso dell’Upper West Side, tre inquilini (Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short) estranei tra loro, sospettano che si tratti di omicidio. Grazie alla loro passione per i podcast dedicati al true crime, decidono di unirsi e registrarne uno per risolvere il caso. Questo porterà alla scoperta di segreti riguardanti eventi accaduti molto tempo prima. Attraverso la risoluzione dell’omicidio, lo spettatore ha la possibilità di conoscere al meglio Mabel (Selena Gomez), Charles (Steve Martin) e Oliver (Martin Short).

Dei protagonisti diversi tra loro, ma con una passione in comune

Uno dei punti di forza di “Only Murders In The Building” risiede nei suoi protagonisti. Grazie alle performance del cast principale, lo spettatore riesce ad affezionarsi a questo strano trio. Se Mabel interpretata da Selena Gomez è una giovane ragazza che cerca la sua strada, non si può dire lo stesso dei suoi due compagni di viaggio. Charles (Steve Martin) è un attore famoso solo per una serie dove interpreta un detective di nome Brazzos e non è un tipo socievole. Mentre Oliver (Martin Short) era un regista di musical a Broadway, attualmente con problemi economici. I due “anziani” non sono alla ricerca di un posto nel mondo, ma ne vogliono uno nuovo e lo troveranno attraverso la realizzazione del podcast.

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Nel corso degli episodi vediamo come i protagonisti si relazionano tra di loro attraverso momenti comici e altri più seri, mostrando un prodotto che riesce a combinare una comicità elegante ad elementi crime. Ma il cast della serie regala delle sorprese. “Only Murders In The Building” può contare anche sulla presenza di due special guest: Tina Fey e Sting. Ed è proprio quest’ultimo nei panni di se stesso a regalare una delle parti più irriverenti di tutto lo show. Ma nonostante i suoi pregi, il prodotto presenta una piccola pecca sotto l’aspetto narrativo.

Una sceneggiatura all’altezza al 90%

“Only Murders In The Building” attraverso i suoi 10 episodi riesce a raccontare una storia crime con un tocco inedito. Ma è proprio l’elemento giallo a presentare l’unica pecca della serie. La risoluzione del caso avviene tutta all’interno del finale di stagione, snaturando così il ritmo narrativo mantenuto negli episodi precedenti. Ma nonostante questo, siamo davanti ad un prodotto di altissima qualità che si rispecchia anche attraverso il suo comparto tecnico.

Una buona sceneggiatura va sempre accompagnata da una buona regia e “Only Murders In The Building” non è da meno. Tutti gli episodi presentano un’ottima direzione artistica toccando il picco con il settimo episodio. Utilizzando una formula già collaudata in altre serie come “Mr Robot”, la settima puntata non presenta dialoghi. Il pregio non è nell’utilizzare il silenzio come mero esercizio di stile, ma usarlo a scopo narrativo come espediente per raccontare parte della storia da un altro punto di vista e “Only Murders In The Building” vince anche questa sfida.

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Considerazioni finali

“Only Murders In The Building” è un prodotto che meriterebbe più visibilità. Con un’ottima regia e una sceneggiatura che diventa più rapida solo con la conclusione, il cast principale formato da Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short regala al pubblico una delle migliori serie del 2021. Non solo uno degli show dell’anno, ma anche uno dei prodotti più di qualità presente sul catalogo di Disney+.

Pro

  • Il cast principale formato da Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short;
  • La regia dei 10 episodi;
  • La sceneggiatura che combina commedia e crime.

Contro

  • Il finale è frettoloso e chiude il cerchio velocemente.

Per altre recensioni di Serie TV e film, continuate a seguire NCS.

di Gabriele Di Nuovo

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