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NCS racconta: tutto su Willem Dafoe

di Alice Casati

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Sarà l’espressione penetrante e inconfondibile, sarà il formidabile talento o saranno gli oltre quarant’anni di carriera: resta il fatto che Willem Dafoe sia uno dei più grandi attori del cinema moderno. Nato il 22 luglio 1955 ad Appleton, in Wisconsin, Dafoe compie oggi 67 anni. Ecco il suo lavoro riassunto in una celebrazione della sua lunga e brillante carriera, per la lieta occasione.

Il debutto cinematografico

L’introduzione al mondo della recitazione avviene mentre frequenta l’Università del Wisconsin, dove segue alcuni corsi. A soli 17 anni riesce a partecipare a diverse tournée negli Stati Uniti e in Europa, insieme al gruppo teatrale Theatre X. L’esperienza lo segna al punto da spingerlo a fondare una propria compagnia, la Wooster Group, a New York, dove nel 1977 si era trasferito.

Pochi anni dopo, nel 1980, recita nel suo primo film, “I cancelli del cielo” di Michael Cimino. La sua parte viene però tagliata in fase di montaggio a causa di uno screzio con il regista e del conseguente licenziamento di Dafoe. L’anno seguente ottiene una parte di rilievo in “The Loveless“. Dopo alcune comparse, nel 1984 ha un importante ruolo da antagonista in “Strade di fuoco“, seguito da “Vivere e morire a Los Angeles“.

Il primo successo di Willem Dafoe

Le abilità recitative di Willem Dafoe vengono mostrate per la prima volta al grande pubblico nel 1986, con il film “Platoon” di Oliver Stone. Oltre alle numerosissime critiche positive, Dafoe ottiene una candidatura all’Oscar per il Miglior attore non protagonista nel 1987. L’anno seguente risulta prolifico per l’attore, che lavora in “Saigon“, “Mississippi Burning – Le radici dell’odio” e “L’ultima tentazione di Cristo“. Quest’ultimo, diretto da Martin Scorsese, ne esalta il talento e l’ammirazione da parte della critica.

Ne segue una nuova collaborazione con Oliver Stone in “Nato il quattro luglio“, che apre la strada ad una serie di notevoli successi che segnano gli anni ’90. Tra questi, menzioniamo “Cuore selvaggio“, “Lo spacciatore“, “Sotto il segno del pericolo“, “Tom & Viv – Nel bene, nel male, per sempre” e “Il paziente inglese“. Nonostante il flop di “Body of Evidence” del 1993, l’ascesa di Dafoe sembra inarrestabile…

Spider-man, la chiave di apertura al nuovo millennio

Dopo altri importanti ruoli, i ragguardevoli anni ’90 si concludono con “eXistenZ” di David Cronenberg e “The Boondock Saints – Giustizia finale“. Il nuovo millennio si apre invece con “L’ombra del vampiro“, che gli vale una seconda nomination agli Oscar, “Animal Factory” e il celebre “American Psycho“.

È però il 2002 il fatidico anno a cui risale uno dei pilastri della carriera di Dafoe: durante quest’anno, esce infatti il primo capitolo di “Spider-man” di Sam Raimi. Il personaggio di Norman Osborn permette all’attore di dare prova delle sue incredibili doti recitative, donandogli anche una nomination agli MTV Movie Awards. Grazie al suo successo, il personaggio e, di conseguenza l’attore, ottiene fugaci apparizioni anche nel secondo e nel terzo capitolo di Raimi, del 2004 e del 2007. Continua poi a prendere parte a pellicole del calibro di “C’era una volta in Messico“, “In ostaggio“, “Control” e “The Aviator“.

Willem Dafoe

Molti film per un solo talento

Il 2005, successivo all’uscita di “Spider-man 2“, è l’anno di “Manderlay” e “Il ritorno di Mr. Ripley“. Negli anni seguenti, Dafoe offre al pubblico interpretazioni come quelle dei film “Inside Man“, “The Walker“, “Un segreto tra di noi” e “La polvere del tempo“. Dopo aver concluso gli anni 2000 con “Daybreakers – L’ultimo vampiro” e “My Son, My Son, What Have Ye Done“, l’attore inaugura dei significativi e prolifici anni 2010.

L’esordio avviene con il film drammatico “Miral“, che apre la strada a numerosi altri lavori, come “4:44 – Ultimo giorno sulla Terra“, “John Carter“, “Il luogo delle ombre” e “Nymphomaniac“. Il 2014 segna l’apice della sua produttività di questi anni: escono ben sei film nei quali figura, tra cui “Grand Budapest Hotel“, “Affari di famiglia“, “Colpa delle stelle” e “John Wick“.

La modernità e il successo attuale

Dopo un anno vuoto a compensare il successo del precedente, nel 2016 Willem Dafoe è presente, tra gli altri, in “The Great Wall” e “Cane mangia cane“. L’anno successivo è la volta di “Assassinio sull’Orient Express” di Kenneth Branagh, oltre che di “Seven Sisters” e “Un sogno chiamato Florida“; grazie a quest’ultimo ottiene anche una candidatura agli Oscar e ai Golden Globe.

La continua e ininterrotta notorietà di Dafoe non subisce arresti nemmeno nel periodo più recente. Dal 2018 in poi, infatti, compare nelle sale cinematografiche in “Aquaman“, “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità“, per cui viene nuovamente candidato all’Oscar e al Golden Globe, “The Lighthouse“, “Motherless Brooklyn – I segreti di una città“, “Togo – Una grande amicizia” e “Tommaso“.

Durante e dopo la pandemia ha recitato in film come “Siberia“, “Il collezionista di carte” e “La fiera delle illusioni – Nightmare Alley“. Torna inoltre come villain Marvel in “Spider-Man: No Way Home” nel 2021, grazie al quale ottiene il Guinness dei primati per “la carriera più lunga come personaggio Marvel live action” insieme a Tobey Maguire e J. K. Simmons. L’ultima apparizione cinematografia avviene in “The Northman“, nel 2022.

Curiosità sulla vita di Willem Dafoe

  • È sposato dal 2005 con la regista romana Giada Colagrande. Entrambi hanno la doppia cittadinanza italiana e statunitense.
  • È stato preso in considerazione per il ruolo di Joker nella saga di Batman del 1989, ruolo che in seguito è passato a Jack Nicholson.
  • Come attore, è stato il primo a ottenere una candidatura agli Oscar per il ruolo di un vampiro, nel film “L’ombra del vampiro“.

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