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NCS racconta: tutto su Vittorio Gassman

di Alessandro Bergamaschi

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Vittorio Gassman nasceva esattamente un secolo fa a Genova da padre tedesco e madre italiana, rispettivamente Heinrich Gassmann e Luisa Ambron. All’età di 5 anni Vittorio insieme alla famiglia si trasferisce a Palmi, in provincia di Reggio Calabria dove rimane per solamente un anno. Si trasferiscono l’anno successivo e in modo definitivo a Roma dove Vittorio si matura al liceo classico Torquato Tasso. Una volta finita la scuola si dedica alla recitazione, all’Accademia nazionale d’arte drammatica, la stessa nella quale studiarono i più grandi attori italiani dell’epoca.

Il debutto di Gassman nel mondo dello spettacolo

L’ingresso nella scena dello spettacolo italiano arriva nel 1943 grazie allo spettacolo teatrale di Dario Niccodemi, “Nemica“. Dopo due anni formati da grandi successi a teatro dove recita in spettacoli del calibro di “Un tram che si chiama desiderio“, “Rosalinda o Come vi piace ” e “Oreste“, debutta nelle sale cinematografiche nel 1945 con un film andato perso, “Incontro con Laura“. I suoi primi lungometraggi di cui ci si può ricordare più nitidamente, sono “Preludio d’amore e “Daniele Cortis“.

Il primo vero e grande successo arriva però nel 1949 con “Riso amaro” diretto da Giuseppe De Santis, la pellicola è considerata uno dei capolavori del primo neorealismo.

Gli anni dei grandi successi a teatro e al cinema

Dopo una prima parentesi cinematografica, negli anni’ 50 Gassman torna in teatro in grande stile. Insieme a Luigi Squarzina fonda e dirige il Teatro d’Arte Italiano dove produce la prima versione completa dell’Amleto nel nostro paese. Negli anni successivi continua a recitare in spettacoli teatrali come l’ “Otello” e il “Prometeo Incatenato“.

Nello stesso periodo Vittorio prende parte al film “Guerra e Pace” di King Vidor. La pellicola ha un successo strepitoso, tanto che viene candidata a tre premi Oscar a cinque Golden Globe. Nel 1959 il noto attore italiano lavora ad un programma televisivo per la RAI, “Il Mattatore” dal cui titolo deriva proprio il soprannome che Gassman si è portato dietro per tutta la vita. Altro film che vale la pena menzionare a cui ha preso parte durante questi anni, è sicuramente “I soliti ignoti” di Mario Monicelli. La pellicola ebbe anche due seguiti, “Audace colpo dei soliti ignoti”, “I soliti ignoti vent’anni dopo”.

 

Vittorio Gassman

 

Durante gli anni sessanta e settanta la notorietà di Vittorio Gassman crebbe ulteriormente grazie al sodalizio stretto con il regista Dino Risi. Insieme realizzarono alcuni dei più grandi film italiani, come”Il sorpasso“, “La marcia su Roma“, “Il gaucho“, “Il tigre“, “Il profeta” e “Profumo di donna“.

Ultimi anni di carriera

Durante gli ultimi anni della sua carriera Gassman ha lavorato molto all’estero per registi del calibro di Robert Altman, Paul Mazursky e Barry Levinson. Durante gli anni ’90 ha inoltre interpretato uno dei ruoli più iconici e famosi per quanto riguarda l’Italia, ha infatti prestato la voce a Mufasa nel classico Disney “Il Re leone“.

Il 29 giugno del 2000 l’attore è morto nella sua abitazione di Roma a causa di un improvviso attacco cardiaco avuto nel sonno.

Curiosità su Vittorio Gassman

  • Durante la sua giovinezza Gassman si distinse come giocatore di basket tanto che fu tesserato tesserato per la S.S. Parioli, arrivando a far parte della nazionale universitaria e a giocare la finale scudetto con la Bruno Mussolini nel 1942.
  • L’attore soffrì di bipolarismo, una patologia psichiatrica caratterizzata da continui e repentini cambiamenti dell’umore.
  • Vittorio ebbe quattro mogli ed ognuna di loro gli diede un figlio, tra cui Alessandro, a sua volta attore.

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