È uno dei più grandi attori della storia del cinema, è un interprete incredibilmente versatile, è stato premio Oscar tre volte con ben 12 candidature e oggi, 22 aprile 2022, diventa anche 85enne. Stiamo parlando di Jack Nicholson, prova vivente che il talento può effettivamente costituire la base per arrivare ad altissimi livelli.
Nicholson nasce a Neptune City, un comune nel New Jersey, nel 1937. Fin da subito la sua vita si rivela fuori dagli schemi: la madre June Nicholson, infatti, resta incinta di lui molto giovane, ad appena 18 anni e, all’epoca, ancora studentessa. Incapace di prendersi cura da sola del figlio, June decise di fargli credere di essere sua sorella e che la nonna del bambino, Ethel May, fosse loro madre. Cresce così convinto che John ed Ethel May, i suoi nonni materni, siano in realtà i suoi genitori e che sua zia Lorraine, sorella di June, sia un’altra sorella. Nicholson scoprirà la verità sulla sua famiglia solo nel 1974, grazie ad un giornalista del Time Magazine che aveva fatto delle ricerche su di lui.
A 17 anni si trasferisce a Los Angeles per intraprendere una carriera nel mondo del cinema, come aveva tentato di fare la madre June. Dopo aver seguito alcuni corsi di arte drammatica, nel 1958 debutta sul grande schermo come protagonista in “The Cry Baby Killer“, con cui ha modo di iniziare a farsi conoscere. Gli anni ’60, infatti, sono alquanto prolifici per lui: recita in pellicole come “La piccola bottega degli orrori“, “La Vergine di cera” e “La sparatoria“. Nel 1969 la sua parte in “Easy Rider” riscuote un grande successo e Nicholson ottiene una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. La sua carriera ne risente positivamente, rendendolo uno degli attori più richiesti di Hollywood.
Nel decennio successivo è candidato all’Oscar come miglior attore protagonista per “Cinque pezzi facili“, “L’ultima corvé” e “Chinatown“. Quest’ultimo, annoverato tra i massimi capolavori di Roman Polański, gli vale un Golden Globe come miglior attore protagonista. Risale al 1975, però, l’impeccabile interpretazione del protagonista in “Qualcuno volò sul nido del cuculo“. Il film è un trionfo, vince i 5 Oscar delle categorie più importanti e testimonia alla perfezione il talento, la passione e l’enorme abilità recitativa di Jack Nicholson.
Il 1980 è l’anno di un cult del cinema moderno: l’attore interpreta magistralmente il ruolo del protagonista in “The Shining” di Stanley Kubrick. L’adattamento cinematografico dell’opera di Stephen King, pur ottenendo buoni risultati, non è un immediato successo, ma assume la fama meritata nel corso degli anni. Il periodo successivo vede gli Academy Awards innamorarsi di Nicholson: recita in “Reds“, per cui viene candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista, “Voglia di tenerezza“, per cui vince il suddetto premio, “L’onore dei Prizzi“, per cui riceve un’altra candidatura, “Dentro la notizia” e “Ironweed“, che lo vede di nuovo vincitore. Nel 1989 veste i panni del famigerato Joker in “Batman” di Tim Burton. L’attore, la cui fama già lo precede, è la garanzia che convince il pubblico ad andare al cinema a vederlo. Il successo della pellicola, infatti, si deve in gran parte a lui.
Nicholson collabora nuovamente con Tim Burton nel 1996 per il film “Mars Attacks!“. Nello stesso anno è classificato da Empire al sesto posto tra i migliori attori del ventesimo secolo. L’anno dopo vince l’Oscar per il film “Qualcosa è cambiato“. Segue un allontanamento dalle scene che dura qualche anno, interrotto poi, nel 2001, da “La promessa” di Sean Penn. Nel 2002 è protagonista di “A proposito di Schmidt“, per cui ottiene un Golden Globe e una candidatura agli Oscar. Segue la partecipazione a due commedie, “Terapia d’urto” e “Tutto può succedere – Something’s Gotta Give“. In seguito si concede un’altra pausa e torna dopo due anni con il capolavoro di Martin Scorsese “The Departed – Il bene e il male“. Nel 2007 lavora in “Non è mai troppo tardi” di Rob Reiner e, nel 2010, recita in “Come lo sai” di James L. Brooks, ultima pellicola prima di ritirarsi definitivamente.
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di Alice Casati
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