di Federico Minelli
Altro giro, altra corsa. Nella marcia praticamente inarrestabile del Napoli ora si presenta la Lazio di Sarri, avversario sempre ostico e che cerca punti importanti per la Champions. I partenopei, però, sono una squadra con un solo imperativo in testa: vincere a tutti i costi per archiviare il prima possibile il campionato.
Napoli-Lazio: il duello principale sul rettangolo di gioco
È una gara che mette a confronto due allenatori molto capaci, che giocano a specchio e che sapranno studiarsi e pungersi a dovere. Vedremo chi avrà la meglio nel derby toscano tra le due panchine; in campo, molto passerà da un duello fondamentale: Osimhen-Provedel.
La sfida non ha bisogno di presentazioni: il capocannoniere del torneo contro il portiere che ha più clean sheet all’attivo. Gara intrigante, tra chi quest’anno si sta consacrando e si sta dimostrando una vera e propria macchina da gol e chi sta emergendo ora, dimostrandosi portiere più che capace e affidabile. Insomma, sono 19 gol contro 13 reti inviolate: chi avrà la meglio?
Buonanno, Scandone, e il racconto di un calcio d’altri tempi
Passiamo ai numeri, alle statistiche: gli incontri recenti in Serie A strizzano l’occhio al Napoli. Nelle ultime dieci gare giocate contro in campionato, i partenopei ne hanno vinte 7, con due sole vittorie laziali. Sarri proverà ad invertire il trend, ma non sarà facile.
Napoli-Lazio è stata anche una partita iconica per i media italiani. Era il 25 giugno del 1929, e Napoli e Lazio si sfidavano a Milano per l’accesso al primo campionato a girone unico. La radiocronaca non era ancora così sviluppata e ci si arrangiava come poteva. Buonanno, inviato del quotidiano “Il Mezzogiorno Sportivo”, riferiva al telefono al collega Scandone, che affacciandosi al balcone del suo giornale aggiornava la folla, trepidante in attesa di notizie.
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