di Gabriele Di Nuovo
Disponibile dall’8 giugno su Disney+, “Ms. Marvel” è la nuova serie targata Marvel Studios. Nel cast troviamo Iman Vellani nei panni della protagonista, Matt Lintz, Zenobia Shroff, Mohan Kapur, Saagar Shaikh e Laurel Marsden. L’episodio è diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.
Creata nel 2013, Kamala Khan è una giovane pakistana del New Jersey che si ritrova ad essere Ms. Marvel, affiancando così numerosi eroi, su tutti Capitan Marvel. Diventato subito un personaggio amato dai lettori dei fumetti Marvel, il MCU introduce ufficialmente la giovane eroina con una serie a lei dedicata. Questo primo episodio mostra allo spettatore il tono teen delle storie su carta e una protagonista sin da subito molto carismatica e completamente in parte.
Classici problemi adolescenziali
Kamala Khan (Iman Vellani) è una sedicenne pakistana del New Jersey. Grande fan degli Avengers, su tutti Capitan Marvel, la ragazza desidera andare al primo grande evento dedicato agli eroi più potenti della terra: l’AvengersCon. Nel corso dell’episodio faremo la conoscenza della famiglia di Kamala formata da sua madre Muneeba (Zenobia Shroff), suo padre Yusuf (Mohan Kapur) e il fratello Amir (Saagar Shaikh). Oltre la sua famiglia, Kamala ha il suo migliore amico Bruno Carrelli (Matt Lintz), anche lui come la sua amica, grande fan degli Avengers. Ma sarà proprio l’arrivo dell’AvengersCon a portare alla scoperta di un bracciale di famiglia che conferirà alla giovane dei grandi poteri e non solo.
Con queste semplici premesse inizia “Ms. Marvel”, mostrandosi da subito la serie più leggera e colorata del MCU. Il tono giovanile è preponderante all’interno della storia di questo episodio, rendendo la serie vicina in parte a quanto mostrato in “Spider-Man Homecoming”. Ma se questo genere sicuramente non verrà apprezzato da tutto il pubblico, la serie ideata da Bisha K. Ali parte subito bene con un buonissimo primo episodio ben diretto e interpretato dal suo cast, su tutti la giovanissima e esordiente Iman Vellani.
No un cast di superstar, ma un buon cast
Nonostante la serie non abbia al suo interno dei volti noti dello star system, “Ms. Marvel” si presenta comunque bene con un cast ben assemblato e completamente immerso nei propri ruoli. A spiccare su tutti però è Iman Vellani. Al suo esordio assoluto e non solo nel MCU, la giovanissima attrice si mostra subito immersa nel ruolo di Kamala, regalando una prestazione davvero ottima che sicuramente andrà in crescendo nel corso dei successivi 5 episodi che compongono la serie.
Anche il resto del cast formato dagli interpreti della famiglia della protagonista e il suo migliore amico, si presentano subito bene agli occhi dello spettatore strappando un sorriso e comunque non mostrando grandi margini di crescita. Questo è dettato dal tono della serie molto teen, quindi premendo su determinate tematiche molto classiche da affrontare con “l’imprevisto” dei super poteri. Non solo le difficoltà dell’adolescenza, ma la serie (come nei fumetti) mette in evidenza le origini pakistane della sua protagonista.
Vita adolescenziale e Pakistan
I due temi portanti di “Ms. Marvel” sono l’adolescenza e le origini pakistane. Il primo tema prevalente all’interno della serie è ben evidente in numerose dinamiche della storia e soprattutto nel rapporto conflittuale con la famiglia. Infatti è proprio questo che si collega al secondo tema: il Pakistan. Le origini e la provenienza della famiglia di Kamala sono importantissime non solo per una questione di inclusività nel vasto universo cinematografico Marvel, ma anche a fini narrativi.
Oltre a mostrare le usanze pakistane della famiglia della protagonista, è proprio il suo retaggio a portare all’uso del bracciale che donerà i poteri alla giovane Kamala. Oggetto di discussione sin dal primo teaser trailer, le origini dei poteri della protagonista sono state messe subito in discussione. Ma al momento sembrerebbero funzionare, come anche la loro resa visiva di cui parleremo successivamente, e offrire quello che è a tutti gli effetti il lato più intrigante dell’intera serie.
Una regia giovane, colorata e una CGI “finalmente” ottima
La regia del primo episodio si mostra molto frizzante, colorata e giovanile proprio come la sua protagonista. A spiccare è anche l’immaginazione di Kamala che offre dei momenti molto fumettosi che rimandano subito allo stile di “Spider-Man: Un nuovo universo”. Inoltre la fotografia si mostra decisamente con un taglio cinematografico e la CGI è allo stesso livello delle pellicole arrivate al cinema. Se in “Moon Knight” abbiamo visto una CGI carente per la maggior parte dei 6 episodi che la compongono, “Ms. Marvel” presenta un lavoro davvero ottimo.
I poteri di Kamala sono resi molto bene su schermo, nonostante la loro diversità rispetto ai fumetti. Nota di merito va all’evento fittizio chiamato AvengersCon. Evento dove vengono celebrati gli eroi che hanno salvato la terra da Thanos, offre allo spettatore una prospettiva inedita del MCU. Qui vediamo numerose persone fare cosplay dei loro eroi preferiti e vi sorprenderà scoprire che alcuni personaggi inaspettati sono ormai famosi in tutto il mondo.
Considerazioni finali
“Ms. Marvel” passa subito e con buoni voti il taglio del primo episodio. Con un’ottima introduzione della sua protagonista, interpretata da una ottima Iman Vellani, e dei suoi personaggi di contorno, lo show realizzato da Bisha K. Ali punta senza alcun problema a diventare una delle migliori serie realizzate dai Marvel Studios. Il tono adolescenziale, nonostante possa allontanare molti spettatori, nella sua semplicità si mostra molto godibile e persino divertente, restando in linea con quanto mostrato dal personaggio su carta. La CGI per quanto sia stata utilizzata in questo episodio, si è mostrata davvero ottima a differenza della serie Marvel precedente. Se il pilot ha un difetto evidente, è il suo genere di riferimento che potrebbe far distanziare pubblico da un prodotto potenzialmente molto interessante. Nota di merito per le chicche dell’AvengersCon e non dimenticate la post credit a fine episodio.
Pro
- Le interpretazioni del cast, su tutti Iman Vellani;
- La regia molto colorata e a tema con la serie;
- La rappresentazione delle tradizioni pakistane;
- I riferimenti alla vita del mondo post “Avengers Endgame”.
Contro
- Il genere di riferimento che potrebbe allontanare un tipo di pubblico dal prodotto.
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