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Mourinho nella storia: lo Special One diventa il signore delle coppe europee

di Federico Minelli

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Che piaccia o meno, José Mourinho è certamente un vincente. Si è fatto largo sbracciando fin da subito, con la sua personalità ingombrante e spesso esuberante, marchio di fabbrica di chi ha solo una cosa in testa: essere il migliore. Tra alti e bassi, si è costruito una carriera costellata di trofei, che per lui hanno tutti lo stesso sapore: quello della vittoria.

La nascita del mito Mourinho: gli inizi in Portogallo

Tutto comincia, ovviamente, da casa sua. Torniamo indietro a quasi vent’anni fa: correva la stagione 2002-2003 e José sedeva sulla panchina del Porto. È in questa stagione che arriva il primo trofeo europeo dello Special One: la Coppa UEFA, vinta contro il Celtic, con una squadra dove c’erano sì campioni del calibro di Deco o Maniche, ma anche giocatori che Mourinho ha saputo plasmare, seguendo l’idea che meglio lo rappresenta; quella del successo.

Nella stagione successiva succede l’inimmaginabile: lo stesso Porto, detentore della Coppa UEFA, vince la seconda competizione europea consecutiva, ma questa volta fa le cose in grande. Nel 2003-2004 infatti, José Mourinho vince la sua prima Champions League da allenatore, schiantando in finale il Monaco di Deschamps.

Tra Inghilterra, Italia e Spagna: alla conquista del Vecchio Continente

Nel viaggio europeo intrapreso dal portoghese, la prima tappa è l’Inghilterra, con destinazione Chelsea; poi arriva in Italia per la prima volta, per sposare i colori nerazzurri dell’Inter, dove lascia un segno indelebile. Alla sua seconda stagione a Milano, lo Special One tocca il punto più alto della sua carriera, marchiando a fuoco il suo nome nell’Olimpo degli allenatori.

Nella notte del 22 maggio 2010, a Madrid, Mou torna sul tetto d’Europa dopo sei anni, grazie alla doppietta di Milito al Bayern Monaco, aggiungendo così un altro tassello al suo palmarès europeo, che ora si fregia anche di un Treble, conquistato proprio con i nerazzurri.

Da qui, passa poi a Madrid, sponda Real, per tornare successivamente al Chelsea. In seguito alla risoluzione del contratto con il club in seguito ai deludenti risultati, si accasa nel 2016-2017 al Manchester United, dove torna al successo europeo. Dopo le due Champions League vinte con Porto e Inter, arriva anche la doppietta in Coppa UEFA, rinominata in Europa League; con i gol di Pogba e Mkhitaryan, lo United batte l’Ajax e si aggiudica il trofeo, ancora oggi l’ultimo vinto dai Red Devils.

Mourinho

José Mourinho (@Shutterstock)

Mou e la storia d’amore con la Roma

Nell’estate 2021, Mourinho arriva nella Capitale, dalla parte giallorossa del Tevere. L’inizio è altalenante, ma la conclusione è di quelle “Special”: dopo una cavalcata di alti e bassi, tra campionato, Coppa Italia e Conference League, la finale europea è realtà. L’avversario è il Feyenoord, ma l’esperienza del portoghese si fa sentire. Ed è grazie al gol di Zaniolo che la Roma torna a vincere un trofeo internazionale e l’allenatore di Setubal entra nella storia…

Con la vittoria della Conference, infatti, Mourinho è diventato il primo allenatore di sempre ad aver vinto tutte e tre le competizioni europee principali: due Coppa UEFA/Europa League, due Champions League e una Conference League. Senza dubbio, favole da Special One.

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